Forse abbiamo tutti pensato, erroneamente, che ne saremo rimasti fuori. Che quelle immagini proiettate dalle TV fossero il racconto di storie lontane, per le quali indignarsi o voltarsi dall'altra parte a seconda della predisposizione all'umanità di ciascuno.
Oggi quelle storie, quelle vite appese ad un filo, quelle tragedie così estranee ai nostri canoni ma così vicine territorialmente, bussano anche alle nostre “porte”.
L'emergenza migranti è oggi tema di bruciante attualità anche nel territorio del Marghine.
La notizia che l'ormai ex Carcere di Macomer, insieme alle altre sedi distribuite nel territorio regionale, sarebbe stato individuato come luogo adatto ad ospitare circa 400 migranti, ha palesato la necessità di affrontare anche a livello locale l'enorme fenomeno globale che vede numeri considerevoli di persone giungere a ritmi incontrollati in Italia, dopo aver affrontato l'incognita di una traversata in mare in condizioni disperate.
Sullo sfondo, sempre più sfuocato come se non fosse il nucleo del fenomeno, le guerre, le torture, le carestie, la fame, le diseguaglianze economiche, le ricchezze rubate, i diritti negati e la fuga per la sopravvivenza.
E poi ancora, come una costante disgustosa, i predatori senza scrupoli, le organizzazioni che speculano, il malaffare che s'insinua tra gli spazi vuoti lasciati da un Europa meschina, incapace di intervenire, che ha già perso su questo versante la sfida con la modernità e con la complessità del mondo.
Una Europa e una Italia attraversate tra l'altro dalle tinte fosche delle speculazioni di tipo politico: la pelle in questione è degli altri.
Martedì mattina i Sindaci di tutta l'Isola si sono incontrati ad Abbasanta per discutere e trovare soluzioni appropriate per fronteggiare la sfida che chiama in causa anche la Sardegna.
Le difficoltà dei Comuni, alle prese con il Patto di Stabilità, con i tagli dal governo centrale, con una crisi economica che non accenna ad arrestarsi alimentano le preoccupazioni dei Primi Cittadini e il dibattito accende ancora una volta la luce sulle modalità di gestione dei flussi, sul ruolo dell'Italia e sul disinteresse ormai sempre meno celato di un'Europa lontana ed indifferente.
In bilico tra solidarietà, difficoltà organizzative, carenze strutturali e di finanziarie, anche i paesi del Marghine si preparano dunque ad affrontare il tema immigrazione.
Nel nostro video che segue, le posizioni espresse dai Sindaci del territorio e le visioni differenti dei cittadini che lo abitano.