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Macomer. Raccolta Differenziata: "La Giunta Succu toglie ai cittadini oltre la metà dei proventi per attribuirli al nuovo appaltatore"

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Assieme agli altri Gruppi consiliari di Minoranza nei giorni scorsi abbiamo segnalato le varie e gravi anomalie presenti nella nuova gestione del servizio di raccolta dei rifiuti: le numerose  carenze che hanno segnato i primi mesi di attività; l’assunzione del personale da parte di una società diversa da quella che ha vinto l’appalto e con un capitale sociale di soli 10.000 euro; il ruolo che in tale società ha avuto  per tutta la fase dell’appalto un congiunto dell’assessore all’ambiente, quest’ultimo dimessosi con la motivazione – palesemente priva di attendibilità - di non essere stato a conoscenza di tale situazione.

Abbiamo rimarcato come le dimissioni dell’Assessore non risolvano il problema, essendo evidente una responsabilità politica complessiva della Giunta comunale e del sindaco Succu in particolare, evidenziata dall’imbarazzo e dalle contraddizioni con cui egli in Consiglio comunale ha risposto a quesiti sollevati dalla Minoranza.

Emergono ora nuovi elementi sostanziali che confermano l’inadeguatezza e l’incapacità della Giunta Succu a tutelare gli interessi dei cittadini e riguardano l’introduzione nell’appalto di un meccanismo abnorme di distribuzione dei benefici derivanti dal superamento della percentuale minima del 65% della raccolta differenziata, che a Macomer – in base al contratto d’appalto - deve essere raggiunto entro il 31 dicembre 2015, mentre l’obbiettivo del 75% deve essere conseguito entro 30.6.2015.

La ripartizione della premialità voluta dalla Giunta comunale infatti non rispetta gli indirizzi generali dettati dal Regolamento sulla gestione del servizio approvato dal Consiglio comunale ed è fortemente penalizzante per i cittadini, in quanto sottrae ingiustificatamente risorse importanti che dovevano essere destinate alla riduzione delle tariffe,  attribuendole invece al nuovo appaltatore.

Come è noto la Regione Sardegna con una serie di provvedimenti ha istituito una forma di premialità per i Comuni virtuosi che raggiungono l’obbiettivo minimo del 65% della raccolta differenziata, ammettendoli a beneficiare di uno sconto sulle tariffe di smaltimento del rifiuto secco indifferenziato da pagare ai centri di conferimento.

In particolare, La Regione con la propria deliberazione n. 28/13 del 9.6.2015 ha introdotto una tariffa media regionale per il trattamento del secco indifferenziato, stabilendo un’ulteriore riduzione del 35% per i Comuni  virtuosi che conferiscono agli inceneritori di Tossilo e Macomer. Ciò per il ns. Comune - nel caso si raggiunga il 65% di raccolta differenziata - comporterebbe un risparmio di circa 100 euro a tonnellata, pari a  circa 200.000 euro annui di minori costi.  Da ciò potrebbe derivare una significativa riduzione delle tariffe, premiando i cittadini per l’impegno profuso nella raccolta differenziata.

Ciò purtroppo non potrà avvenire, in quanto la Giunta comunale ha previsto nel capitolato d’appalto una norma assurda - fortemente penalizzante per gli utenti ed a tutto vantaggio dell’appaltatore - che attribuisce a quest’ultimo il diritto di incassare il 50% della premialità regionale, oltre ad una percentuale variabile e crescente ( stimata in 50.000 euro) dei ricavi derivanti dalla vendita ai consorzi di filiera di carta, cartone, plastica ed alluminio, che prima dell’appalto venivano interamente riscossi dal Comune e messi in detrazione della tariffa.

Questa decisione dell’amministrazione è ingiusta, arbitraria ed illogica. Non si capisce per quale ragione si debba attribuire un premio economico così consistente al gestore del servizio, per portare la raccolta differenziata dal 51% attuale all’obbiettivo del 65%, quando nel contratto d’appalto è scritto a chiare lettere che il mancato conseguimento del 65% comporta l’automatica risoluzione del contratto.

Come si spiega che - in presenza di una garanzia così ferrea – la Giunta abbia voluto assegnare un premio di circa 150.000 euro annui (addirittura superiore al 10% del corrispettivo contrattuale!) -  per raggiungere un obbiettivo nella raccolta differenziata che era già obbligatoria in base al bando ed al contratto?

Chiediamo che il Sindaco riferisca in Consiglio comunale su questo clamoroso pasticcio e che venga assunta ogni possibile iniziativa per porre rimedio a questo grave errore che toglie ogni credibilità agli appelli ai cittadini per il massimo impegno nella raccolta differenziata.

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