TOSSILO. Era nell'aria da tempo, ma è stato ufficializzato solo ieri con la diffusione del documento firmato da  CGIL, CISL, UIL e FIADEL ne quale si formalizza il malessere dei lavoratori della Tossilo S.p.A., l'azienda che gestisce l'impianto per il trattamento e l'incenerimento dei rifiuti nella zona industriale di Macomer.

A far scattare la protesta degli operai è il mancato rispetto di un accordo sindacale firmato lo scorso anno e restato lettera morta, nonostante fosse stata proprio l'azienda a spingere per la sua stipula in ragione di una riorganizzazione del lavoro resa necessaria dal periodo di difficoltà attraversato dalla Tossilo.

Un “impiego difforme rispetto alle previsioni contrattuali” degli operai, si legge nel documento, che crea una situazione di disagio che persiste e che probabilmente si è aggravata dopo la scelta dell'azienda di rinunciare alle prestazioni dei lavoratori interinali, che si occupavano essenzialmente delle pulizie.

Sullo sfondo parrebbero esserci problemi di bilancio: la Tossilo ha le casse vuote? Mistero, ovviamente.

Dopo l'assemblea del 21 Ottobre, viste le mancate risposte dell'azienda, i lavoratori  hanno deciso di proclamare lo Stato di Agitazione.

Di seguito, il documento firmato dalle segreterie territoriali di CGIL, CISL, UIL e FIADEL:

Oggetto: stato di agitazione del Personale- avvio delle procedure di raffreddamento dai conflitti.

Premesso che in ragione delle difficoltà in cui versava l’azienda Tossilo S.p.A., ci è stata proposta un’ipotesi di riassetto organizzativo che, dopo una discussione complicata, ha alla fine visto i lavoratori dare un responsabile assenso che ci ha permesso di sottoscrivere l’accordo.

Un accordo, fortemente voluto dall’azienda impegnata nel risolvere le sorti dell’impianto e sofferto dai lavoratori, che lo accettarono in virtù delle necessità palesate e degli impegni che si assumevano nei loro confronti.

A distanza di oltre un anno l’accordo, per la parte che dava risposte ai lavoratori è rimasto inapplicato, mentre la situazione di disagio e di impiego difforme rispetto alle previsioni contrattuali persiste inducendoci a riflettere sul reale interesse a definire un testo per oggi ancora lettera morta ed a chiederci le ragioni dell’allora tanta insistenza.

I solleciti esposti all’azienda per l’immediata applicazione dell’accordo e per un incontro in grado di offrire  chiarezza sulle ragioni dell’attuale empasse sono rimaste senza esito alcuno.

Poiché quel testo è costato molto a tutti, e nell’apporre la firma dopo il non semplice voto dei lavoratori, ci siamo impegnati a tradurlo in pratica e a verificarne gli effetti, impegni che non intendiamo disattendere e che non possiamo permettere vengano disattesi dall’azienda.

Ciò premesso, poiché le condizioni materiali in cui versano i lavoratori non sono più sostenibili, e che allo stato, nonostante i solleciti, ancora non si hanno notizie circa una possibile convocazione di incontro teso a recuperare la situazione critica, con la presente le scriventi federazioni, di comune accordo con i lavoratori previa assemblea in data 21 ottobre 2015;

- Proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del servizio di igiene ambientale della Tossilo s.p.A.

- Da formale avvio alle procedure di raffreddamento di cui all’art. 2 comma 2 della legge 146/90 e smi come recepito nell’art. 65 del CCNL FISE al fine del ripristino delle relazioni sindacali ed il superamento dell’attuale empasse che impedisce ogni forma di confronto in merito alle problematiche dei lavoratori.

- Preannuncia sin d’ora una prima giornata di protesta da tenersi il prossimo  ?? per rendere pubbliche le ragioni della protesta e il disagio dei lavoratori riservandosi dopo aver esperito le procedure di raffreddamento dei conflitti di proseguire con ulteriori forme di mobilitazione.