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Macomer. La Mostra Scippata

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MACOMER. La Mostra Regionale del Libro di Macomer, dopo 15 anni di storia, se ne va per altri lidi.

La notizia, fresca di giornata, non è di certo arrivata come un fulmine a ciel sereno: dopo mesi di incontri, contrattazioni, botte e risposte a mezzo stampa, beghe politiche e quant'altro, è arrivato questa mattina l'annuncio degli Editori Sardi che, per voce di Simonetta Castia, durante una apposita conferenza stampa, hanno dichiarato che l'Anteprima della Manifestazione si terrà a Cagliari e non a Macomer come ci si aspettava.

A muovere i passi dell'AES, che ha deciso di organizzare in modo autonomo (anche finanziariamente) l'Anteprima, l'inspiegabile ritardo della Regione Sardegna (dell'Assessorato alla Cultura guidato da Claudia Firino) che non ha ancora deliberato a favore della Mostra.

Una decisione, quella degli Editori Sardi, che non mancherà di alimentare, se mai ve ne fosse bisogno, le polemiche e i veleni di questi mesi tra Editori e Amministrazione di Macomer e tra Amministrazione e Assessorato Regionale alla Cultura.

Al netto dei contrasti, a perdere sarà certamente la città di Macomer e il territorio del Centro Sardegna, scippato, è il caso di dirlo, dell'importante manifestazione regionale.

Preferisce non commentare, per il momento, il Sindaco Antonio Succu.

A farlo, a caldo, è l'Assessora di Macomer Tiziana Atzori, che sul suo profilo Facebook scrive:

Siamo sconcertati, non solo per il ritardo della Regione che non ha mantenuto le promesse e gli impegni presi nei tavoli regionali, ma ancor di più da questa "brillante" iniziativa degli editori sardi che decidono di fare un anteprima a Cagliari sulla mostra del libro.

Dopo 14 anni di impegno sia economico che logistico nessuna riconoscenza da parte degli editori.

Se la loro intenzione è trasformare la mostra del libro in una bancarella, che certamente ha maggiori introiti in una città come Cagliari, che facciano pure ma non utilizzando un marchio che è e resta a Macomer.

Nessuna proposta da parte di Aes ci è arrivata dopo i tavoli in Regione, ciò dimostra che il loro disegno era chiaro. Perché se avevano il piacere di organizzare qualcosa non l'hanno fatto a Macomer?

Noi continueremo a lavorare per la "nuova"mostra di Aprile facendo anche a meno di chi per 14 anni da Macomer ha avuto solo visibilità e in cambio nessuna riconoscenza”.

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