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Acqua e Fuoco: la Sardigna governata in una condizione di voluta emergenza!

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Siamo stanchi di piangere i disastri causati dalla gestione coloniale del nostro patrimonio e delle nostre infrastrutture.
Oggi la Sardigna piange le sue vittime e non solo le 17 persone morte oggi, ma anche le centinaia di bestie annegate nelle stalle, le pecore già decimate dalla lingua blu, i danni materiali enormi in tutti i settori economici che fanno precipitare il nostro Paese in una condizione economica ed infrastrutturale veramente preoccupante.
Ogni stagione in Sardigna sta diventando un inferno. Ma perché? L’estate è appena trascorsa e ha lasciato dietro di se una macabra scia di disperazione e cenere a causa del fatto che la Regione in tutti questi anni non ha mai pensato di investire e acquistare una propria flotta di canadair ed elitancker.
Ora, con l’imminente pericolo segnalato da tutti i bollettini meteo, la tragedia si è ripetuta puntualmente. Ma possiamo dire che si tratti solo di una tragedia?
Crediamo purtroppo di no, esattamente come nel caso degli incendi della scorsa estate.
Di chi è la colpa? La colpa è di chi ha firmato concessioni edilizie sui letti dei fiumi e di chi ancora oggi conduce campagne elettorali promettendo di cementificare tutto in completa ignoranza di ciò che accade quando si spezzano gli equilibri naturali.
È necessario voltare pagina e il FRONTE INDIPENDENTISTA UNIDU chiama tutti i Sardi ora in ginocchio a rialzarsi e ad esigere insieme a noi un futuro diverso per la nostra terra.
Ciò che è accaduto ieri non deve accadere mai più!
E’ urgente che venga fatta una mappatura aggiornata delle zone sensibili da un punto di vista idrogeologico e serve immediatamente una legge regionale per lo stop al consumo del suolo.

Una classe politica come quella attuale, dove si contano furti alle casse pubbliche per comprare argenterie e maialetti, potrebbe mai occuparsi di fare queste leggi urgentissime di emergenza e di protezione pubblica? Ci sembra evidente di no!
Soltanto la cecità di una classe politica che vive alla giornata ed è strutturalmente incapace di pianificare alcunché ci ha potuto condurre a questo punto.
È arrivata l’ora di alzarsi in piedi e costruire una Sardigna sicura per i nostri lavoratori e i nostri figli, è ora di spazzare via, come un fiume in piena, questa classe politica parassitaria e dannosa!

Il FRONTE INDIPENDENTISTA UNIDU chiede che venga proclamato un giorno di lutto nazionale sardo e che il giorno successivo l‘intero Consiglio Regionale si dimetta per manifesta incapacità di proteggere gli interessi e la stessa vita del Popolo Sardo.

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