Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Quando cala il Sipario e Finisce una Storia

Condividi su:

 

Non ci sono applausi né inchini: il Sipario si chiude e cala il silenzio.

La Fine di una Storia gloriosa, iniziata negli anni Trenta, potrebbe simbolicamente rappresentare la condizione nella quale si trova il territorio del Marghine: crisi economica, disoccupazione, spopolamento, depauperamento culturale e sociale.

A morire è questa volta il CineTeatro Costantino di Macomer, che il 29 Dicembre chiuderà definitivamente i battenti.

 

Cronaca di una morte annunciata”, si potrebbe chiosare citando Gabriel Garcia Márquez , visto che da mesi (in realtà dall'estate del 2014) gli attori coinvolti erano perfettamente consapevoli della situazione non più sostenibile, denunciata in tutti i modi dai proprietari, ma nessuno dei detentori del potere ha agito per scongiurarne l'amaro epilogo.

Non una questione di onore in questo caso, ma di pecunia (o di quattrini che dir si voglia).

Per la precisione, 13.600 Euro: questa la cifra annuale con la quale si sarebbe potuto salvare un pezzo di storia di Macomer.

Una somma impattante per un privato, ma decisamente irrisoria per un Ente Pubblico, in questo caso il Comune di Macomer, al quale il Costantino ha versato annualmente questa cifra per il pagamento delle corrispettive tasse (Imu, Tasi e Tari).

Un intervento possibile sarebbe potuto essere quello, suggerito peraltro proprio dalla proprietà all'inizio dell'anno, che segue l'esempio di altre città italiane, che hanno attuato forme di sgravio o di azzeramento (per esempio dell'IMU) a favore di Cinema e Teatro, in quanto classificati come “valore culturale di un paese”.

Nel caso di Macomer purtroppo, a nulla sono servite le mobilitazioni da parte di alcune associazioni culturali e dei cittadini, il pressing delle Minoranze in Consiglio e neppure gli appelli di alcuni artisti, come per esempio la macomerese Geppi Cucciari.

La storia si chiude, così come preannunciato, con la cessazione delle attività del CineTeatro e con la perdita dell'ennesimo pezzo di vita di una comunità: il presidio culturale che fu il più importante della città.   

Condividi su:

Seguici su Facebook