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Macomer. Soppressione posto Centralinista e Mancata Assunzione non Vedente: l'intervento del Forum per la Rinascita

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Rivolgiamo un pressante appello al Sindaco ed alla Maggioranza che lo sostiene affinché venga riesaminata la decisione di installare un centralino telefonico passante, con la conseguente cancellazione di un posto di lavoro che per legge è riservato al collocamento obbligatorio delle persone prive della vista.

Crediamo che questa scelta sia sbagliata da qualsiasi parte la si voglia considerare. Non ci sembra idonea sul piano della funzionalità, in quanto una struttura come quella del Comune di Macomer che conta su circa settanta dipendenti, ripartiti in tre Settori e una molteplicità di servizi, non si presta ad essere gestita da un centralino automatico che – per quanto all’avanguardia della tecnologia - costituirebbe un ostacolo rilevante al contatto dei cittadini con l’amministrazione comunale. Si creerebbero  infatti  una serie di filtri e di passaggi prima che di poter contattare il  singolo ufficio o funzionario, tali da scoraggiare gli utenti e vanificare uno strumento fondamentale nel rapporto tra il Comune ed i  cittadini,  che oltretutto spesso ricorrono al centralino anche per informazioni di carattere generale e per situazioni di emergenza riguardanti i servizi pubblici in genere.

Troviamo sbagliato pensare di risparmiare su aspetti così rilevanti per un costruttivo rapporto con la popolazione e d’altra parte, la motivazione prevalentemente economica con cui si è giustificata questa deprecabile scelta, fa a pugni con la recente decisione del sindaco di aumentare - con conseguente aggravio di spese – il numero degli assessori comunali da quattro a cinque, per discutibili esigenze di equilibrio politico tra le componenti della Maggioranza.  Non abbiamo dubbi nel ritenere che il collocamento “politico” di un neo assessore non possa andare a discapito del collocamento  delle persone disabili, peraltro obbligatorio per legge.

Consideriamo inoltre profondamente sbagliato continuare a depauperare l’organico del Comune -ormai al limite del collasso  - che nel corso del 2015 tra pensionamenti e distacchi si è assottigliato di altre 4 unità. Peraltro, nel caso della sostituzione del centralinista, non si applicano le norme restrittive che in genere ostacolano le nuove assunzioni nei Comuni.

Rimarchiamo infine come il Comune di Macomer si sia  contraddistinto in passato per il suo impegno a favore dei portatori di handicap, anche finanziando progetti specifici per il loro inserimento lavorativo. Proprio per effetto di tali progetti,  il cittadino disabile che avrebbe titolo  all’assunzione come centralinista in base alla graduatoria provinciale, ha avuto l’opportunità di qualificarsi proprio presso il centralino del ns. Comune, svolgendo in affiancamento per mesi tale mansione. Tutto ciò rende ancor più paradossale che sia oggi l’Amministrazione comunale di Macomer a bloccare il coronamento di un percorso di piena integrazione professionale e sociale.

E’ altrettanto singolare che nel momento in cui le disposizioni di legge consentono di risolvere in via definitiva il problema di un nostro concittadino  colpito da un grave handicap, gli ostacoli maggiori provengano proprio da chi ci amministra e dalla decisione repentina di sopprimere il posto nell’organico comunale al quale egli poteva essere destinato. Siamo sicuri che ci sarebbe stato altrettanto rigore se non si fosse trattato di un cittadino macomerese?  

Come si vede, questa vicenda travalica gli aspetti personali ed assume un significato simbolico ed una rilevante valenza più generale.  Per questo auspichiamo che la Giunta comunale abbia il coraggio e la sensibilità di rivedere una decisione sbagliata, probabilmente assunta in modo affrettato.

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