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La strategia della tensione non ci fa paura

Lettera al comitato NBF sull'attacco al consigliere comunale Gianfranco Congiu

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Ancora una volta prendiamo atto che, chi non è abituato a confrontarsi civilmente e democraticamente con gli altri, utilizza la violenza verbale e una buona dose di volgarità per raccontare la sua verità. Questo è quanto ha fatto il comitato NBF nel replicare ad una pacata e garbata analisi del capogruppo di maggioranza e consigliere regionale Gianfranco Congiu non tanto sulla questione Tossilo quanto sul presunto e infondato silenzio della politica . Un documento nel quale riappaiono vecchi integralismi e ideologismi mai superati a favore di un consapevole percorso di collaborazione alla risoluzione dei problemi. Un settarismo che ha ripreso toni da guerra di religione, dando ancora una volta come assoluta la verità contenuta nel verbo proclamato dal comitato NBF o almeno da una parte di esso, che probabilmente si identifica con quella fazione che non ha collaborato con l'amministrazione comunale sul regolamento cittadino sui rifiuti. Un dogma di fede ispirato da qualche santone in cerca di notorietà e magari di potere che però trova pochi riscontri nella comunità e nel territorio alla luce del successo risibile ottenuto sia nelle manifestazioni organizzate davanti all’impianto di Tossilo, dove qualche centinaio di integralisti sono accorsi da tutta la regione per dare soccorso ad una causa persa, che nello scarso consenso elettorale ottenuto quando qualche componente del comitato ha voluto misurarsi. Ebbene vale la pena ricordare che per anni il comitato NBF ha voluto esaltare una tal signora Poli, venuta dal continente ancora una volta ad insegnarci “come si fa”, ed il suo impianto di Vedelago miseramente fallito nonostante lavorasse con rifiuti già differenziati. Che dire poi della stagione di Tergu, dove si esaltava un modello come se fosse un santuario, salvo poi fare la stessa fine di Vedelago, pare anche con strascichi giudiziari? Tutto questo per rispedire al mittente l’accusa di leggerezza e riconfermare che l’attenzione di chi amministra, deve guardare a 360° tutti i problemi in campo, che sono quelli legati alla gestione dei rifiuti e ai suoi risvolti ambientali, che sono quelli legati alla ricerca della verità rispetto alla tutela della salute dei cittadini, che sono quelli legati alla salvaguardia del pubblico interesse nel quale è compreso anche il posto di lavoro degli addetti che probabilmente non hanno tutti “la pancia piena” come certi benpensanti che nei loro salotti radical chic, costruiscono slogan sempre contro qualcosa o qualcuno, magari al calduccio del loro camino o della loro stufa inquinante. Cari signori, perché non cominciate a ragionare a 360 gradi e cominciate a svolgere un po di volontariato nel ripulire il territorio dagli effetti negativi degli sporcaccioni o se lo ritenete troppo faticoso per i vostri ritmi intellettuali perché non provate almeno a sensibilizzare i concittadini più riottosi al rispetto dell'ambiente e del decoro. Questo darebbe senso alla vostra causa, Santone permettendo si intende!
La Giunta Comunale

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