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Macomer. Mancata realizzazione 25 alloggi Area per i Militari: Interpellanza del Consigliere Ledda

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Interpellanza sulla mancata realizzazione da parte di A.R.E.A. dei 25 alloggi per il personale militare del 5° Reggimento Genio Guastatori, prevista dall’Accordo di Programma sottoscritto del 2006 tra Regione, Comune, Ministero della Difesa, Comando Militare autonomo della Sardegna ed Agenzia del Demanio.

 

Le rivolgo  la presente interpellanza allo scopo di consentire al Consiglio comunale di chiarire la situazione incresciosa che si è determinata a seguito della mancata  realizzazione da parte di A.R.E.A. dei 25 alloggi destinati ad essere locati al personale militare del 5° Reggimento Genio Guastatori, nonostante siano ormai trascorsi oltre 10 anni dallo stanziamento per tale finalità di €. 1.964.385, come previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto nel 2006 tra Regione, Comune, Ministero della Difesa, Comando Militare autonomo della Sardegna ed Agenzia del Demanio.

 

E’ spiacevole dover prendere atto come da un lato si sprechino fiumi di parole sulla necessità di contrastare lo spopolamento e sull’esigenza di agevolare la residenza nella nostra Città delle persone che vi lavorano, mentre poi in realtà nulla di concreto viene fatto per dare attuazione agli strumenti già disponibili che permetterebbero di conseguire risultati tangibili in tale direzione.

 

Particolarmente gravi mi sembrano le responsabilità di chi in questi anni ha rappresentato la Città in Regione, per di più con ruoli importanti all’interno delle diverse maggioranze di governo, per non aver saputo vigilare sull’attuazione di questo importante progetto. I gravi analoghi ritardi che si registrano nell’attuazione di altri importanti progetti programmati negli anni antecedenti il 2008 – come ad esempio la RSA e gli interventi nel settore sanitario - inducono a pensare che sia stata compiuta la scelta assurda e gravemente lesiva degli interessi della territorio,  di abbandonare per strada tutto ciò che recava il segno di una precedente stagione politica, anche quando si trattava di proposte di indubbia validità.

 

Sta di fatto che A.R.E.A. in data 25.10.2007 sottopose al Comune il progetto esecutivo dei  25 alloggi, da realizzarsi con la tipologia delle villette accostate nell’area che negli anni precedenti era stata assegnata nel Piano di Zona di Scalarba. Tale progetto venne approvato dal Consiglio comunale in data 15.12.2008 con l’adozione di una apposita variante al Piano di Zona, approvata definitivamente in data 22.4.2009. Da allora il progetto non ha compiuto alcun passo in avanti e da ulteriori informazioni da me acquisite, parrebbe che tale blocco sia dovuto al fatto che lo stanziamento disponibile di €. 1.964.385 si sia rivelato insufficiente per la realizzazione dei 25 alloggi programmati.

 

 Se ci fosse stata una reale volontà politica, credo non sarebbe stato difficile reperire le risorse integrative necessarie, considerato che – sotto la Giunta Cappellacci - la Commissione Bilancio e Programmazione  era presieduta da un Consigliere regionale di Macomer.  In subordine, sarebbe stato possibile procedere nella realizzazione di un primo stralcio esecutivo, utilizzando i fondi già disponibili e considerato che il progetto prevede la costruzione delle 25  villette a schiera in 5 blocchi indipendenti. E’ davvero inspiegabile come invece tutto sia rimasto bloccato anche in anni più recenti, in cui - con la Giunta Pigliaru – lo stesso esponente politico ha assunto la guida dell’Assessorato ai Regionale ai Lavori Pubblici, diventando interlocutore primario di A.R.E.A.  

 

E’evidente che l’attuazione di questo  progetto riveste un  primario interesse per la nostra comunità, sia per le considerazioni sopra espresse, sia perché consente – in una fase in cui si parla di riorganizzazione e tagli nel settore della Difesa – di radicare ulteriormente la presenza dell’Esercito nel nostro territorio. 

 

Per tali ragioni Le chiedo di iscrivere tale argomento come punto specifico del prossimo Consiglio comunale, invitando a partecipare alla riunione i Responsabili regionali e territoriali di A.R.E.A.

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