Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Su Ottana Energia i Sindaci di Barbagia spezzano “il Pensiero Unico”: “la Centrale non è il Futuro”

a cura della Redazione
Condividi su:

 

Un documento firmato da 5 Sindaci Barbaricini che spezza quello che possiamo definire “il Pensiero Unico” su Ottana Energia e che, senza mezzi termini, colloca la Centrale a Olio Combustibile di Paolo Clivati nel passato e declassa la questione Essenzialità, spogliandola delle vesti di Problema dei Problemi che tutti, specie negli ultimi mesi, gli avevano cucito addosso.

Un documento controcorrente, nel quale si lancia anche una pesante accusa: quella di utilizzare la disperazione dei lavoratori (reale, ovviamente) per difendere gli interessi di quelli che vengono definiti “prenditori di turno” e per garantire “lo stipendio di una classe dirigente parassitaria”.

Un intervento, quello dei 5 Sindaci, che parla di una visione di sviluppo diversa, da costruire nei territori, sganciandosi da quei modelli di sviluppo che sono, con tutta evidenza, falliti.

Di seguito, il documento integrale firmato dai Sindaci di Gavoi, Ollolai, Desulo, Sarule e Olzai:

Le azioni di protesta degli operai e delle operaie di Ottana-Energia, hanno riacceso con forza i riflettori sulla crisi dell’industria del centro Sardegna. Una questione, in realtà, sempre aperta e mai risolta. Pare che la storia industriale di Ottana – a partire dalla chiusura dell’Enichem per arrivare allo scandalo dei contratti d’area- non abbia, però, insegnato nulla. La storia si ripete.
Ancora una volta a fianco degli operai troviamo coloro che, in nome della difesa del lavoro e dei lavoratori, ripropongono con forza un modello di sviluppo fallimentare che ha dimostrato una totale inconsistenza di prospettive. Utile solo per garantire lo stipendio ad una classe dirigente parassitaria.
Per risolvere il dramma dei lavoratori e superare la crisi si chiede l’unitarietà di tutte le forze su un’unica vertenza: il ripristino del regime di essenzialità per la centrale di Clivati. Sono gli stessi operai che la richiedono con forza, perché la soluzione viene prospettata come unica strada percorribile senza alternative. Insomma, ancora una volta si fa leva sulla disperazione dei lavoratori per far passare come rivendicazioni di un territorio la difesa degli interessi dei “prenditori” di turno.
La classe politica sarda in tutti questi anni ha dimostrato una totale incapacità di proporre per il centro Sardegna un progetto di sviluppo serio, capace davvero di rilanciare il territorio.
Perché il problema di Ottana non è l’essenzialità.
Il futuro di Ottana non può essere la vecchia e obsoleta centrale di Ottana Energia. Abbiamo centrali di produzione di energia pulita e rinnovabile a pochi chilometri. 
Crediamo invece che l’unica strada percorribile sia quella di procedere al risanamento e alla riqualificazione ambientale del sito industriale, con l'impiego immediato dei lavoratori che perdono il lavoro dalla centrale, a favore di una politica orientata verso uno sviluppo sostenibile che possa ridare dignità al territorio e ai lavoratori e a tutta la popolazione del centro Sardegna e non solo. Il nostro futuro è la ruralità, deviare da questa via serve solo a creare ulteriore disperazione.
                              I sindaci Ester Satta, Mariangela Barca, Efisio Arbau,
                                                    Giovanni Cugusi, Gian Luigi Littarru

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook