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Inceneritore di Tossilo. La regione aggiorna il Piano Rifiuti e il Consiglio di Stato sospende la Sentenza TAR. I Comitati: “Scenario Politico-Amministrativo preoccupante”

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MACOMER. Chiamale se vuoi “Coincidenze”. Nel giro di pochi giorni si sono stravolti gli scenari inerenti la costruzione del Nuovo Inceneritore di Tossilo: l'Assessorato Regionale alla Difesa dell'Ambiente ha pubblicato ieri l'Aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti, modificando il precedente ed escludendo così la possibilità della costruzione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti nel Nord Sardegna ( per realizzare, con CACIP di Capoterra, i famosi 2 poli per il trattamento dei rifiuti ) a favore degli “interventi di revamping del polo di Tossilo-Macomer, con avvio all’esercizio programmato a partire dal 2019, con l'obiettivo di coprire le esigenze del periodo transitorio fino al 2030”.

Nella stessa giornata di ieri il Consiglio di Stato si pronunciava sul ricorso, presentato dalla stessa Regione Sardegna e dal Consorzio Industriale di Macomer, contro la Sentenza del Tar che aveva bloccato la costruzione del Nuovo Impianto Macomerese, sospendendola e riservandosi di pronunciarsi nel merito nei prossimi mesi.

Una doccia fredda per chi, da anni, nel territorio del Marghine chiede di poter avviare un sistema virtuoso dei Rifiuti, abbandonando progressivamente il sistema di incenerimento a favore della valorizzazione e del riciclo e, soprattutto, della tutela della salute delle popolazioni coinvolte.

Immediata la presa di posizione del Comitato Non Bruciamoci il Futuro e Zero Waste, che esprimono preoccupazione per il nuovo scenario venutosi a creare. Ecco il loro Comunicato integrale:

Luci e ombre su Tossilo

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensione della sentenza del Tar Sardegna che ha annullato tutti gli atti autorizzativi per la realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo. Tale decisione rappresenta per il Comitato Non bruciamoci il futuro e per l’associazione Zero Waste Sardegna motivo di grande preoccupazione e pericolo per le nefaste conseguenze che quell’atto può rappresentare nello sviluppo della nostra battaglia per l’affermazione di un principio di legalità e democrazia.

Si apre dunque la possibilità per il Consorzio industriale di riprendere i lavori del nuovo inceneritore col pericolo che vengano realizzate opere potenzialmente illegittime.

Ciò risulta particolarmente grave se si considera che il Consiglio di Stato, ritenendo prevalenti gli interessi dell’Amministrazione rispetto a quelli dei cittadini, si è riservato di decidere nel merito della vicenda, entro i primi sei mesi del 2017 su una questione giudicata delicata e complessa.

Ci preoccupa anche il nuovo scenario, politico e amministrativo, aperto proprio ieri dalla Regione Sardegna in concomitanza dell’udienza del Consiglio di Stato, con la pubblicazione della procedura di assoggettabilità a VAS dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti.

L’aggiornamento prevede il mantenimento dell’inceneritore di Tossilo revampizzato e la soppressione del polo di incenerimento di Sassari. Questa scelta avviene in totale dispregio delle legittime perplessità più volte espresse da parte dei cittadini e della volontà del Consiglio regionale che aveva chiesto alla Giunta regionale il blocco di qualsiasi attività su Tossilo prima del rinnovo del Piano regionale di gestione dei rifiuti e dell’elaborazione di uno studio epidemiologico sul territorio del Marghine. L’aggiornamento del Piano non tiene conto anche delle perplessità emerse dalla sentenza emanata dai giudici amministrativi del Tar Sardegna.

Il quadro preoccupante che emerge da queste due novità di vitale importanza per il territorio del Marghine e per l’intera Sardegna impone una stringente partecipazione delle amministrazioni locali che sollecitiamo fin d’ora, affinché si riapproprino del proprio ruolo istituzionale di tutela degli interessi delle loro comunità.

Continueremo la nostra battaglia per far valere gli interessi dei cittadini e per scongiurare la realizzazione di un’opera dannosa sotto tutti i profili.

 

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