Riguardo agli ultimi articoli da Lei pubblicati, mi riferisco in primis allo scritto di un cittadino/a bolotanese che faceva alcune riflessioni (tra l'altro facilmente smontabili) rispetto all'operato dell'Amministrazione, ho preferito non rispondere in quanto sono convinto che chi non ha il coraggio di firmarsi sia un pavido o peggio ancora, sia pervaso dalla nota "cultura "del muretto a secco. Credo, anche che Lei, per rispetto di una certa etica non avrebbe dovuto pubblicarlo.
Con l'articolo del 26 u. s., poi, che aveva come oggetto le strutture scolastiche, in cui ha riportato puntigliosamente le presunte criticità, omettendo scientificamente le informazioni in suo possesso rispetto alla qualità dei lavori in corso d'opera, e tutti gli sforzi che l'Amministrazione sta compiendo per consegnare alla collettività strutture scolastiche finalmente a norma, ha definitivamente palesato la Sua volontà, visto che non si limita più a dare semplicemente informazioni, di partecipare al dibattito politico o tirare la volata, per usare un termine ciclistico, a qualche movimento politico nascente.
Niente di male, l'importante è che i cittadini lettori abbiano coscienza delle cose.
Ancora. Ha descritto la nostra scuola, una delle poche in Sardegna con i requisiti di sicurezza previsti, (invito i cittadini bolotanesi a visitarla) come una struttura fatiscente, come un edificio ghetto.
INCREDIBILE!!
Non risulta al sottoscritto, al Dirigente scolastico o al corpo docente, nessuna protesta orale o scritta da parte di alcune mamme rispetto ai millantati problemi di riscaldamento o, peggio ancora, "del mancato rispetto per i bambini che hanno particolari esigenze alimentari (diabete o allergie) la cui dieta non verrebbe sempre rispettata".
Siccome reputo che tutto ciò sia un metodo di informazione intollerabile, che tende a mettere alla berlina le Istituzioni e a falsificare la realtà, la informo che di tutto ciò ne dovrà rispondere nelle sedi competenti.
Cordialmente
Francesco Manconi