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Macomer. Valorizzazione del Monte di S.Antonio: la Regione approva il Piano del Comune

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MACOMER. Nella seduta del 20 Febbraio la Giunta Regionale ha approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche nel Comune di Macomer.

Tramite questo atto – si legge nella Delibera - è anche possibile prevedere una destinazione dei terreni diversa da quella cui erano soggetti, a condizione che la nuova destinazione comporti un reale notevole vantaggio per la collettività”.

La Regione ha dato dunque il via libera all'articolato Piano votato nel Novembre scorso dal Consiglio Comunale di Macomer: significa da oggi Macomer potrà pensare e realizzare attività di vario tipo, dai punti di ristoro alle piste ciclabili, dal tiro al volo al trekking sino all'insediamento dei giovani in agricoltura.

I Piani di valorizzazione sono finalizzati infatti allo sviluppo sociale ed economico delle comunità e devono rispondere a fini di pubblico interesse, non devono compromettere l’esistenza degli usi civici e non devono pregiudicare i diritti delle collettività.

Il Monte di S. Antonio e le infinite opportunità che offre hanno appassionato generazioni di amministratori – dichiara il capogruppo Gianfranco Congiu - ma essendo  gravato da usi civici e come tale vincolato, nulla può essere liberamente fatto e nulla può essere autorizzato. Noi abbiamo fatto l’unica cosa possibile: scrivere un Piano di Valorizzazione, che è l’unico strumento capace di rendere compatibile gli usi civici con le attività che all’interno vorresti insediare e dopo 30 anni di tentativi andati a vuoto ( perché in tanti ci avevano provato) ce l'abbiamo fatta!

Non nasconde l'entusiasmo di certo il capogruppo Congiu per un risultato che ritiene storico:

abbiamo fatto un qualcosa di inedito per la nostra comunità, una grande attività di pianificazione rurale effettuata nel rispetto dei vincoli, nel rispetto delle vocazioni terriere e di quanto è già insediato, ma nel rispetto anche del desiderio di una comunità di riappropriarsi di un bene fortemente identitario decidendo le proprie politiche di sviluppo”.

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