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A Badde Salighes ci sono i Leoni

Presentato a Macomer il progetto dell'Associazione Badde Salighes sul sito montano di Bolotana

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MACOMER. Sul sito montano di Badde Salighes c'è un progetto: una notizia che potrebbe sembrare banale o scontata, ma che in realtà non lo è affatto.

Si tratta infatti di un Progetto di Sviluppo Rurale i cui contorni sono, o appaiono, da tempo decisamente sfumati, e del quale in pochissimi sarebbero in grado di dare una identificazione precisa.

L'alone di mistero che avvolge i progetti futuri che riguardano la Perla del Comune di Bolotana è sembrato finalmente diradarsi con la presentazione pubblica avvenuta nell'ambito di un incontro svoltosi giorni fa a Macomer.

A portarlo all'attenzione del folto pubblico riunitosi presso la Biblioteca Comunale è stato Sandro Murtas, il Direttore Generale di Abbanoa S.p.A. che, spogliatosi delle vesti di rappresentante del Gestore Unico dell'acqua in Sardegna, ha parlato a nome dell'Associazione Badde Salighes Borgo Autentico di Sardegna, un gruppo costituitosi 4 anni fa del quale fanno parte alcuni dei proprietari delle case private del borgo montano bolotanese.

L'Associazione, che ha dimostrato in questi anni un attivismo particolare, ha elaborato un vero e proprio progetto di sviluppo locale che, come ha spiegato Murtas, ha come obiettivo quello di riprendere in mano le sorti del territorio mettendo a frutto le vere risorse a disposizione, identificate nel patrimonio ambientale ed in quello culturale, ponendole alla base di uno sviluppo socio-economico in grado di armonizzare le spinte della modernità con la necessaria tutela dell'ambiente.

La visione, idea ampia di territorio e di ciò che si vuole costruire per valorizzarlo, è espressa in Save Sardegna, che sta per Sole, Accessibilità, Vera (intesa come identità e memoria) ed Ecosostenibilità.

Il progetto è supportato da un pacchetto valoriale i cui perni sono i concetti di fratellanza e generosità: gli amici dell'associazione, in sostanza, mettono a disposizione, pro bono, il loro impegno e forniscono un contributo (che può essere di lavoro effettivo, di supporto professionale, ecc.) per l'obiettivo finale che è quello di valorizzare il patrimonio della comunità.

Il motto dell'Associazione è “hic sunt leones”, la locuzione latina che mette in guardia dalla presenza in loco dei leoni, mentre il logo scelto per rappresentarsi richiama una simbologia che, a sua volta, sembra direttamente connessa a quei valori, assunti come fondamento, di fratellanza e generosità: uno scudo crociato o, per meglio dire, uno scudo con una rielaborazione che ricorda la Croce delle Otto Beatitudini, nota come Croce di Malta o anche Croce di San Giovanni, simbolo legato all'Ordine dei Templari.

Se i concetti di fondo sono fratellanza e generosità, il progetto parte dall'assunto che debbano essere i cittadini a creare lo sviluppo del territorio, senza attendere che siano calati dall'alto come già avvenuto in passato, e lo facciano mettendo insieme le diverse vocazioni del territorio, dal patrimonio ambientale e culturale fino all'agricoltura ed al sistema di valori, con le competenze professionali residenti nel territorio che si mettono a disposizione.

Con questo sistema pro bono, ha spiegato il rappresentante dell'Associazione, il gruppo sta lavorando su una piattaforma tecnologica in via di realizzazione, visitmarghine.eu, un portale web organizzato per stagioni e con itinerari tematici, il cui fulcro è la narrazione del territorio; sta predisponendo un percorso nel bosco storico, nel quale saranno inserite delle installazioni artistiche; è impegnato nella realizzazione di un database tra passato e futuro, con la raccolta di materiale fotografico e video in grado di narrare il territorio.

Badde Salighes Borgo Autentico, ha spiegato lo stesso Murtas, è un'associazione di promozione sociale, “ma stiamo riflettendo sulla possibilità di trasformarci in una Fondazione – ha specificato durante la presentazione - perché la dimensione che sta assumendo è ormai non più governabile con strumenti ordinari”.

Abbiamo assunto a titolo oneroso l'impegno di ristrutturare integralmente l'infrastruttura di proprietà dell'Unione dei Comuni - ha detto ancora - si chiamerà Atelier del Territorio, sarà inaugurata nelle prossime settimane e, grazie al contributo di amici, ci saranno al suo interno delle installazioni multimediali che apriranno finestre sul Marghine”.

Il riferimento è all'ex pollaio all'interno del Parco, un immobile di proprietà dell'Unione abbandonato a se stesso per anni, che l'Associazione ha ricevuto in concessione dall'Ente per 15 anni nel Marzo del 2016 e che sta provvedendo a ristrutturare.

Dall'Unione dei Comuni la neonata Badde Salighes Borgo Autentico (costituitasi il 29 settembre 2014) ricevette anche, nell'aprile 2015, un contributo di 5 mila euro finalizzato alla realizzazione di interventi mirati all'interno del bosco e nell'area del parco.

I finanziamenti più corposi per l'attività dell'associazione sono arrivati però dalla Fondazione di Sardegna, che nel 2017 ha elargito ben 40 mila euro per il 1° modulo del progetto di sviluppo territoriale ed altri 20 mila euro per il 2° modulo nel 2018.

Lo stesso Sandro Murtas, durante la presentazione svoltasi a Macomer, ha detto che a finanziare il progetto sono sia Fondazioni private, anche nazionali, che filantropi.

Il quadro complessivo nel quale opera l'associazione è quello di un sito di grandissimo pregio ambientale e storico, Badde Salighes appunto, nel quale però non si è fino ad oggi riusciti a creare le condizioni per offrire servizi all'altezza della situazione: basti dire che è completamente azzerato il sistema ricettivo e che nel sito non si può prendere neppure un caffè, con il bar-ristorante-pizzeria chiuso da tempo, tornato nelle disponibilità dell'Unione dopo essere stato al centro di una disputa giudiziaria ed oggi in attesa di andare a bando per la gestione.

Sulla condizione attuale della struttura ricettiva si è inserita la stessa associazione Badde Salighes: negli ultimi mesi del 2017 infatti l'Unione dei Comuni cercava un custode per la struttura, in modo da garantire il presidio della stessa in attesa di affidarne la gestione. L'Associazione è dunque intervenuta offrendo la propria disponibilità per effettuare, a titolo gratuito, la vigilanza dell'edificio.

Nel sito montano opera anche la cooperativa PassiFlora, che gestisce la Xiloteca, le visite al parco botanico e quelle a Villa Piercy: l'appalto è però giunto al termine e nei prossimi mesi l'Unione dei Comuni dovrà riassegnare, attraverso un bando, la gestione del servizio.

Insomma, i prossimi mesi saranno cruciali per il futuro del sito montano di Badde Salighes: sarà interessante seguirne l'evoluzione e gli sviluppi, gli equilibri politici in campo ed infine la definizione di un quadro che potrebbe, all'improvviso, rivelarsi nitidissimo.

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