La riapertura del cine-teatro Costantino non solo è possibile, ma sarebbe un primo positivo segnale di svolta per la Città ed il territorio. Il nostro appello alle istituzioni locali, alle forze politiche, sociali e culturali per una forte iniziativa unitaria a sostegno di tale obbiettivo.
La chiusura del Cine-teatro Costantino avvenuta oltre quattro anni fa, ha rappresentato un duro colpo per le politiche culturali del nostro territorio, che non è stato possibile riassorbire con altre soluzioni alternative, utili forse a tamponare in qualche modo l’emergenza, non certo a sostituire quello che è stato un importante presidio culturale del Marghine, oltre che una delle migliori strutture operanti in Sardegna.
Quell’evento molto negativo è stato vissuto dall’opinione pubblica come un segnale emblematico di un processo di impoverimento della città e del territorio che è in atto da anni ed investe tutti i principali aspetti: dall’economia, alla scuola, alla sanità, ai servizi in genere.
Non è nostra intenzione rivangare le polemiche e le attribuzioni di responsabilità che nel 2015 impedirono un’azione corale e condivisa per evitare la chiusura del Cine teatro. Siamo invece convinti che ancora oggi una forte volontà unitaria del territorio, delle istituzioni locali, delle associazioni culturali, dei soggetti che a vario titolo operano nella diffusione della cultura e dei valori identitari, possa rendere possibile la ripresa dell’attività del “Costantino” che rappresenterebbe un primo importante segnale di inversione di rotta per tutto il Marghine.
In situazioni analoghe, altre comunità sono state in grado di formulare un progetto di rilancio e di rivendicare con successo il sostegno economico da parte della Regione. Ci riferiamo ad esempio al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, per la cui acquisizione da parte del Comune la Giunta Regionale ha reso disponibile un finanziamento di 1,3 milioni di euro che – sulla base degli sviluppi più recenti – in gran parte dovrà essere riversato alla Regione, in quanto il trasferimento della proprietà potrà avvenire a condizioni notevolmente meno onerose.
Siamo convinti che un percorso analogo ancora oggi possa essere intrapreso anche nella nostra realtà, se si superano le divisioni e le incomprensioni del passato. Ci risulta infatti che il cine-teatro Costantino, benché chiuso dal 2015, sia tuttora perfettamente agibile e possa essere riattivato senza alcuna difficoltà.
Proponiamo una immediata iniziativa unitaria che coinvolga le istituzioni del territorio, le forze politiche, le categorie produttive, le associazioni che nel Marghine operano in campo culturale e nella promozione dello sviluppo, per chiedere alla Regione di finanziare – anche utilizzando una parte delle risorse che residueranno dalla partita del teatro Grazia Deledda di Paulilatino – l’acquisizione da parte di un soggetto pubblico della proprietà del Cine-teatro Costantino, definendo nel contempo un progetto economicamente sostenibile per la sua gestione, da predisporre con tutti gli agenti culturali presenti nel territorio, che spazi dal teatro, al cinema, alla musica, alla danza, all’arte in genere, alla scuola, alla diffusione della cultura e delle tradizioni, alla convegnistica.
E’ nostra opinione che un ruolo importante nel gestire tale iniziativa possa essere svolto dall’Unione dei Comuni, in considerazione del fatto che il “Costantino” da sempre è stato punto di riferimento culturale non solo del Marghine, ma dell’intera Sardegna centrale.
Compatibilmente con le attuali restrizioni conseguenti all’emergenza sanitaria, proporremo un incontro con tutti i soggetti potenzialmente interessati, per verificare le disponibilità ad impegnarsi nella formulazione di tale progetto che riteniamo possa rappresentare un punto di svolta nell’affrontare i problemi del territorio.