Borghi della Felicità è un progetto promosso dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia per un futuro sostenibile e basato sulla centralità della persona.
“… tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avrete fatto che per quelle che avrete fatto.
Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro.
Prendete i venti con le vostre vele. Esplorate. Scoprite. Sognate”
(Mark Twain)
Il senso del progetto
Il progetto tratta di un terzo settore dell’economia, l’economia della felicità, quella che parte dal sistema specifico dei valori e delle risorse locali per formulare risposte nuove ai bisogni e ai desideri della collettività, inseparabilmente collegate al paradigma dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo è progettare e attuare un percorso teso a raggiungere il benessere di una collettività, che non sia basato esclusivamente sulla crescita economica ma che riscopra quali fondanti elementi di felicità, dunque di appagamento e benessere, la qualità delle relazioni sociali, la solidarietà, l’equilibrio mentale e fisico, la sicurezza, l’inclusione sociale, la cultura e la conoscenza diffusa, la preservazione dell’ambiente, la qualità e la bellezza del paesaggio.
Il metodo
Borghi della Felicità propone un percorso di governance partecipata, dai cittadini, dalle loro aggregazioni, dagli operatori economici ed ovviamente dall’Amministrazione Comunale, volto a leggere i bisogni, le opportunità, le potenzialità e le sfide della società e del territorio e ad individuare, i programmi, i progetti, e le azioni di intervento necessarie, suddivise per priorità e collegate ad una comune concezione del benessere.
Il percorso progettuale mira ad istituire un gruppo sociale interdisciplinare, definito “comunità di cambiamento”, fondato sulla corresponsabilità e compartecipazione dei diversi soggetti pubblici e privati nelle dinamiche progettuali, nelle scelte delle azioni e nel co-finanziamento degli interventi, finalizzati alla condivisione e all’identificazione della “gerarchia dei bisogni” e all’importanza delle relazioni e dell’accoglienza.
I risultati attesi con il Progetto Pilota “Borghi della Felicità”
1. Avere una visione condivisa della realtà, in sede locale, sulla quale elaborare consapevoli idee di miglioramento;
2. Promuovere coralmente il miglioramento-cambiamento e l’innovazione sociale:
- ottimizzando l’esistente;
- coordinando gli interventi;
- collaborando costantemente fra pubblico e privato;
- concretizzando risposte nuove, condivise e sostenibili ai bisogni e ai desideri della comunità, risposte inseparabilmente collegate al paradigma dello sviluppo sostenibile;
- mettendo al centro le persone, le loro competenze, le loro potenzialità, i fabbisogni, affinché tutti contribuiscano al raggiungimento di una “felicità comune”;
3. Ridefinire gli obiettivi, riformulare i problemi, reinterpretare le relazioni e l’ambiente, per immaginare nuove configurazioni dello spazio di vita, di lavoro e di pensiero nel borgo e nelle sue frazioni.
L’Associazione propone a tutti i Borghi Autentici lo sviluppo del Progetto Pilota ”Borghi della Felicità”
Sulla base dei positivi risultati scaturiti nella sperimentazione svoltasi nei Comuni di Saluzzo e Melpignano, il Consiglio Direttivo della Associazione ha ritenuto di proporre a tutta la rete nazionale dei borghi autentici, lo sviluppo, in sede locale, del Progetto Pilota.
In questo senso l’Associazione, attraverso la propria rete di competenze professionali, sarà in grado di assistere e supportare ogni associato che vorrà realizzare l’iniziativa in sede locale.
Naturalmente la gestione ed attuazione del Progetto Pilota “Borghi della Felicità” presuppone diversi costi di natura tecnica e organizzativa. Tuttavia il budget, necessariamente, sarà variabile secondo le condizioni e le strutture organizzative previste caso per caso.
Qualora un Comune Borgo Autentico fosse interessato ad approfondire la fattibilità del progetto, può manifestare interesse attraverso l’invio del modulo allegato e, successivamente, l’Amministrazione sarà contattata per approfondire ogni aspetto strategico, operativo e amministrativo.

