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L'assurda storia di Efisio, campione regionale di campestre che non andrà ai Nazionali

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MACOMER – Vincere un campionato regionale, allenarsi con grinta ed entusiasmo in vista dei campionati nazionali, e scoprire, un giorno prima della partenza, che “non c'è posto per te”. Questa l'assurda vicenda di Efisio, diciassettenne studente dell'Istituto Tecnico di Macomer, campione sardo di Corsa Campestre Paralimpica e rimasto a terra appena 24 ore prima del gran giorno, che lo avrebbe visto gareggiare a Grosseto per i Campionati Nazionali.
Una doccia fredda che arriva con la nota, ancora più fredda, del Comitato Paralimpico Regionale: “per motivi di location siamo costretti a escludere gli atleti delle categorie DIR/B e DIR/A”. Mesi di allenamento e di sogni, spazzati via da poche righe che, come per aggiungere al danno la beffa, invitano gli esclusi al Raduno Regionale che si terrà a maggio a Oristano. Stupefatta la scuola, che da tempo aveva organizzato il tutto, non solo il viaggio, ma anche la preparazione atletica.
Per Efisio, la corsa, con il suo agonismo, rappresenta quell'occasione di riscatto e di compensazione per i problemi che gli impediscono di avere successo a scuola come tutti; facile, quindi, immaginare la delusione che lo colpirà, quando saprà che la gara non è stata rinviata né annullata: semplicemente, non c'era posto per lui e per gli altri.
“Incredibile”, spiega Sergio Contini, l'educatore che sarebbe dovuto partire con lui insieme a un insegnante accompagnatore, “che proprio il Comitato Paralimpico non comprenda quali possano essere stati gli sforzi di Efisio e la sua 'ossessione' per essere uguale agli altri”. Per giunta, l'atleta si era già sottoposto, a sue spese, a una visita medica accurata che aveva sancito la sua perfetta idoneità. “Queste gare”, dice ancora Contini, “sono fatte per premiare le abilità diverse, non per mortificarle”.
Per Efisio, resta la consapevolezza di essere un corridore promettente, oltre che, ci racconta la madre, un esperto di meccanica (il suo disegno di un fuoristrada è stato ripreso dalla pagina Facebook della Valvoline Europe) e anche un poeta in erba, rigorosamente in limba.
Speriamo che questo sia stato solo un incidente, e di potere raccontare presto delle vittorie di questo ragazzo di Santu Lussurgiu dalla volontà incrollabile.

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