LEI. Il mondo virtuale come rifugio dal reale, riserva di opportunità e di incontri, ma anche di facili inganni, di subdole trappole e cassa di risonanza di fenomeni, quali quello del bullismo per esempio, che assumono proporzioni tali da determinare un danno psicologico per i giovani coinvolti.
	Questo il complesso tema al centro dell'incontro che si è tenuto lo scorso Venerdì a Lei, organizzato dall'Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Comune di Silanus e la Cooperativa Sociale Lariso con l'obiettivo di analizzare e discutere di un fenomeno in costante crescita come lo è quello del cyberbullismo, una forma di bullismo che ha il web come piattaforma di diffusione.
	Una proiezione amplificata dalla rete dei comportamenti problematici esistenti nella quotidianità dei giovani, nella quale il più debole è vessato dai più forti con soprusi, molestie, insulti che diventano, nel mondo del web, messaggi offensivi e minacciosi, filmati diffamatori o foto compromettenti che, una volta pubblicati possono danneggiare l'immagine e la sensibilità di un adolescente.
	Ma nel vasto ed articolato mondo virtuale le insidie sono molteplici e i giovanissimi si sentono “liberi” di sfogare il proprio essere, di parlare dei loro problemi, di apparire diversi da ciò che sono, con l'errata convinzione di non essere identificabili, ignorando l'esistenza dei cyber predatori, ossia persone adulte che, attraverso una fase di “avvicinamento” più o meno lunga, riescono a creare relazioni intime con giovanissime prede, inizialmente presentate come un'amicizia intensa per poi spostarsi sulla sfera sessuale.
	La fragilità che connota oggi gli adolescenti è la leva sulla quale gioca chi cerca di adescare minori. Quella fragilità di cui si ha percezione ma che, troppo spesso, trova rifugio e un'apparente comprensione solo nelle pieghe nascoste del web, dove, attraverso un Nickname, chiunque può assumere un'identità diversa dalla propria all'interno di una comunità virtuale, nella quale appunto non mancano i predatori.
	Una tematica di bruciante attualità, che apre a riflessioni più vaste che comprendono il sistema educativo, la famiglia, la scuola e la società. Riflessioni che non sono infatti mancate nella parte conclusiva dell'incontro tenuto da Gianfranco Oppo della Lariso, con gli interventi degli amministratori presenti e di alcune insegnanti, tutti d'accordo sulla necessità di trattare questi temi e di fare testardamente, nonostante i tagli ai fondi, progetti educativi nelle scuole, così come è stato fatto nella scuola di Silanus.
	Un'insegnante appassionata e per niente scoraggiata, a margine del convegno, ha ricordato al pubblico presente, in gran numero genitori, che anche la famiglia ha accolto l'immagine imposta dai mass media: si cura così l'aspetto ESTERIORE e non quello INTERIORE dei ragazzi. “Ma se loro sono gli uomini e le donne del futuro, che futuro stiamo costruendo?”
	Una domanda che è necessario porsi e la cui risposta è ancora tutta da scrivere.
	Il contributo che questi importanti momenti di analisi e riflessione possono dare alla “costruzione” del domani è certamente fondamentale.

