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Conta, cammina e pedala... In ricordo di Paolo Borsellino e la sua scorta

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MACOMER – Sono passati 22 anni da quel 19 luglio del 1992 in cui una spaventosa esplosione lasciò senza vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Un episodio drammatico che segnò probabilmente una svolta decisiva nella storia italiana, e che ancora lascia nei ricordi di chi c'era il ricordo indelebile di un popolo, quello di Palermo, in lacrime a chiedere giustizia. “E' finito tutto”, disse Antonino Caponnetto, che dopo la morte dell'amico Giovanni Falcone si trovò incredulo e scosso a commentare anche quella del giudice che di Falcone fu braccio destro e poi, per pochissimo tempo, successore.
Dopi ventidue anni, sono ancora tanti gli enigmi irrisolti di quella strage, a cominciare da un'agenda rossa che si dice Borsellino avesse con sé e che, pare, venne fatta sparire prima di finire nelle mani 'sbagliate'. Anche per questo Macomer, dopo il grande successo del Festival della Legalità, propone una nuova iniziativa, pensata proprio per ricordare quel tragico giorno di 22 anni fa.
“Conta, cammina e pedala”, è il nome dell'evento che vedrà tante biciclette in giro per Macomer: una scelta, quella ciclistica, non casuale, come spiegano i protagonisti della conferenza stampa che, giovedì, ha presentato l'iniziativa al Centro di Servizi Culturali.
“Alla fine del Festival ci siamo detti che non potevamo fermarci così”, ha detto Antonella Simula, “e tra gli eventi-ponte verso l'edizione dell'anno prossimo è stata Agnese Borsellino a darci lo spunto giusto”. La madre raccontò infatti della prima e unica bicicletta posseduta dal figlio Paolo, comprata un po' sorprendentemente con i soldi rubati dalla cassa della farmacia del padre. Un'escursione nell'illegalità che, evidentemente, deve aver condizionato in qualche modo le sue scelte successive, che lo portarono da aspirante avvocato civilista a uno dei più importanti e temuti magistrati antimafia.
“Saranno 4 chilometri e mezzo di percorso lungo le vie di Macomer”, ha spiegato Roberta Balestrucci, “pensato per ricordare non solo Borsellino, ma anche tutti gli agenti, tra le quali non dimentichiamo Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta”. Ogni tappa, ha spiegato ancora Balestrucci, “è segnata con l'agenda rossa”.
Il raduno è previsto alle 17 al Centro di Servizi Culturali presso le ex Caserme Mura in Viale Gramsci: le tappe saranno in Piazza Pertini, Piazza Repubblica, la piazza di Via Roma, Villa Salmon e, infine, il Parco di Via Lussu, dove alle 21 inizierà il concerto di Covered In Bites, Jamahal Acoustic Sound, Campo Liga e MSM.
La manifestazione è curata dai partner del Festival della Legalità: Cooperativa Sociale Progetto H, Centro Servizi Culturali UNLA, Libreria Emmepi e Associazione Culturale Verbavoglio con la collaborazione e il contributo dell'Associazione Culturale Macomente, il Forum dei Giovani di Macomer e il patrocinio del Comune di Macomer.
“Per noi è solo un piacere dare una mano a un evento simile”, ha detto il vicesindaco Rossana Ledda, “la legalità non è solo dei magistrati, ma è fondamentale per costruire la vita sociale”. “Per fortuna in ogni generazione c'è chi prova ad affermare la libertà e la legalità”, ha detto l'assessore alla Cultura Giovanni Biccai.
Presenti alla conferenza anche Simone Sechi per Macomente e Marco Manus, presidente del Forum Giovani. “Noi siamo nati per creare eventi e colmare quel piccolo vuoto che c'era a Macomer”, ha detto Sechi, “per poi dedicarci a eventi che fossero più simili a questo: perciò siamo entusiasti di essere stati coinvolti”. Secondo Manus, “la legalità è un tema da affrontare da giovani, per questo ringraziamo i partner di questa iniziativa e diciamo fin da adesso che parteciperemo anche a quelle successive”.
Gli organizzatori annunciano che sono in vendita le bandane 'Conta e cammina' e lanciano l'appello per 'condividere' la bici: “chi ha una bicicletta in più a casa la porti, la condivisione fa parte dello spirito dell'iniziativa, resistere tutti insieme è fondamentale”.

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