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I giganti a Nuoro. Autunno di Archeologia

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L’autunno riscopre Nuoro, lo fa con la cultura, con le lezioni di archeologia che l’associazione Archeoarci promuove e organizza per il XV corso. Niente contributi pubblici, anche la Fondazione Banco Sardegna ha fatto forfait. Ma non ha prevalso lo scoraggiamento, anzi, oltre ai corsisti che hanno messo mano al loro portafogli, hanno risposto all’appello, in una sorta di fund raising, società che operano nel centro Sardegna e un emigrato Sardo che ha fatto fortuna ma che non ha reciso le sue radici culturali.
Gli argomenti , con l’avvio dal 3 novembre e sino al 30, vanno dalle ricerche a Monte Prama, agli arabi nella città di Cagliari tra l’ XIII e il x secolo, agli scavi della basilica di San Saturnino, agli scavi di Milis, di Siligo alla necropoli di Bonorva sino ai siti del Supramonte, tra Oliena, Dorgali e Orgosolo.
Mese impegnativo perché sono comprese anche le visite guidate. A proporre le lezioni, gli archeologi che stanno facendo la storia della ricerca, oggi; da Momo Zucca, a Alessandro  Usai, Emerenziana Usai, Piero fois, Rossana Martorelli, Giuseppe Maisola, Marco milanese, Luisanna Usai e Fabrizio Delussu.
C'e' qualcosa di straordinario nella folla che riempie la biblioteca Satta; per un mese intero tendono occhi, orecchie e pensiero verso le slides e i docenti che arrivano da ogni parte dell’Isola. Gli allievi rappresentano un caleidoscopio della geografia Sarda, da est ad ovest, da Oristano, a San teodoro , Posada, passando per Sedilo, Ottana, Orotelli, Nuoro, Galtelli, Dorgali, Oliena, con i vari interessi culturali che producono impegno intenso: medici, infermieri, professori, impiegati, giovani e donne, aspiranti archeologi, studenti e guide turistiche, raccolti insieme dall’associazione Archeoarci  che opera a Nuoro da oltre un ventennio. Sara' che raschiare la Storia sino alla radice, di questi tempi, offre un concreto ancoraggio, rasserena, porta orgoglio, ci fa ancora centrali nel Mediterraneo. Sara', queste sere, con Zucca, A. Usai, E. Usai, Tronchetti, la sfilata dei giganti di pietra, lottatori, pugilatori, arcieri; sara' che l’abbigliamento scolpito nei busti di arenaria, con il modernissimo gonnellino a triangolo, i sandali che sembrano usciti dal sito web di declathon, saranno quegli occhi a cerchi concentrici, carichi di mistero... sara' quello che siamo stati, partendo dal Sinis, in Sardegna, nell'eta' del ferro, prima di essere colonia, punica, cartaginese , romana etc.... etc.... italica. Sara' ma il novembre archeologico Archeoarci e' un fenomeno nuovo. 200 partecipoanti, intelligenze, passioni, curiosita' inchiodate alle storie di ieri. I giganti hanno fascino, ma anche nuraghe Arvu e cio' che il Supramonte con gelosia nasconde. E noi lì attenti e storditi. Bell'autunno di cultura.

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