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Ottana Polimeri. Renato Soru al presidio degli operai: “Staccare la società Ottana Polimeri dalla Centrale”

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OTTANA. Arriva con più di un'ora di ritardo l'ex Presidente della Regione Sardegna e attuale Segretario del Partito Democratico Sardo Renato Soru al presidio permanente degli operai di Ottana Polimeri davanti ai cancelli dello stabilimento, accompagnato dalla Consigliera Regionale Daniela Forma, ma imprime rapidamente l'impronta che sempre lo ha caratterizzato: la concretezza.
Non è una passerella politica, e non si perde tempo in convenevoli: si arriva subito al punto.
Soru ascolta con molta attenzione la ricostruzione di tutta la vicenda fatta da Sergio Zara, segretario generale della Filctem-Cgil Nuoro e Ogliastra, che riassume la situazione della fabbrica che produce la plastica per le bottiglie e spiega come l'Europa abbia sostanzialmente smesso di produrre il PET, facendolo arrivare dall'Egitto, dalla Turchia e soprattutto dall'Asia, e come nel grande mercato mondiale il Pet sia un prodotto altamente richiesto: nessuna crisi di mercato dunque.
Ascolta Soru, e fa qualche domande, in alcuni passaggi che evidentemente non gli sembrano troppo 
chiari, per esempio quando si parla di metà della società che propone il biopolimero, Soru chiede: “come metà della società? Non parlano con una voce unica?” e gli operai rispondono “noi conosciamo solo ciò che dice Paolo Clivati, che detiene il 50% della Ottana Polimeri. L'altra voce, quella di Indorama, che è proprietaria per il restante 50%, non l'abbiamo mai sentita”.
Chiede ancora l'ex Presidente: “ ma la trasformazione della produzione da PET a Biopolimero taglierebbe fuori Sarroch giusto?” “Si” rispondono gli operai.
A Sarroch opera Versalis, società chimica facente capo a Eni S.p.A, che produce(va) la materia prima per la produzione del PET, legata quindi a doppio filo alle sorti della Società di Clivati.
Quando prende la parola, Renato Soru conferma la sua fama di uomo politico schietto e diretto, mettendo subito a fuoco il problema sostanziale che pesa sui destini della Società Ottana Polimeri e dei suoi lavoratori: 
Il problema vero – dice Soru – è quello dell'energia. Qui ad Ottana c'è un capitolo quasi unico in Italia e in Europa: questo stabilimento è completamente legato alla Centrale e compra l'energia dalla Centrale, con i suoi prezzi. Non può comprare sul mercato competitivo. Ricordo che nel 2008 voi siete arrivati a pagare l'energia 160 Euro al megawatt/ora, mentre il Sulcis la chiedeva a 40 o a 50. Una follia totale! Io questa cosa l'avevo denunciata allora con chiarezza. Questo è un nodo da sciogliere. Questo impianto deve avere vita a prescindere dalla Centrale. ”.
Si riferisce ovviamente alla condizione di monopolio nella quale opera Paolo Clivati, patron di Ottana Polimeri e della Centrale di Ottana Energia.
Poco spazio per le famose “pause soriane” dunque questa mattina, ma posizioni nette e per nulla scontate, che escono dal coro unanime, troppo spesso svuotato di analisi critica, al quale la politica locale e sindacale ci ha abituati in questi mesi.
Accoglie le istanze dei lavoratori l'ex Presidente e promette di portarle all'attenzione del Presidente Pigliaru, perché non tutto è perduto, “perché i tassi di cambio stanno andando in senso favorevole, le politiche Europee si stanno ammorbidendo, ricollocando al centro i posti di lavoro, e quindi c'è la necessità di rimettere attorno ad un tavolo tutti gli attori, senza sottovalutare la possibilità di nuovi acquirenti, come per esempio Ghisolfi, che aveva manifestato interesse”.
Di seguito, il video della mattinata.

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