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Interrogazione sui "boati" degli aerei da Guerra

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"Nel giro di pochi mesi - a giugno e a settembre di quest'anno - nella costa occidentale della Sardegna si è ripetuto ciò che spesso accade.

Una volta un volo radente, l'altra un boato che rompe il silenzio e semina preoccupazione e paura: la nostra è un'Isola asservita, in tutto e per tutto, agli interessi della Difesa, alle sperimentazioni ed ai commerci di sistemi d'arma, alla prepotenza dei Comandi militari che pensano che tutto sia lecito, concesso, ammissibile.

Ancora una volta perciò, sul tema dell'occupazione militare della Sardegna, abbiamo voluto interrogare un Ministro che più volte ci ha risposto negativamente e che - nella sua recente visita - è venuto a proporre l'esatto opposto di ciò di cui l'Isola avrebbe bisogno, chiedendo almeno che sia interrotto l'ennesimo scempio che sta turbando la quiete pubblica e arrecando seri danni all'attività economica civile".

Michele Piras
Deputato SEL

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Interrogazione al Ministro della Difesa

Premesso che:
- Il giorno 11 settembre 2013 scorso si sono uditi tre fortissimi boati nei territori di Oristano, Arborea, Cabras, Siamaggiore, Bonarcado, Cuglieri, Neoneli, ubicati nella costa centro occidentale della Sardegna;
- Secondo le testimonianze dei residenti, i boati hanno causato numerosi disagi, facendo tremare i vetri delle finestre delle abitazioni e causando una forte apprensione tra la popolazione;
- Nello stesso giorno, due velivoli NATO che operavano dalla base dell'Aeronautica Militare di Decimomannu, impegnati nel corso di una missione addestrativa regolarmente programmata e autorizzata, superavano la velocità del suono (Mach 1);
- L’episodio è avvenuto a circa tredici chilometri di quota e a venticinque chilometri dalla costa occidentale della Sardegna, all’altezza del Golfo di Oristano, nella zona limitrofa al Poligono di Tiro di Capo Frasca;
- In una nota, il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimomannu, ha precisato che "Il bang sonico è stato avvertito nella provincia di Oristano. Riscontrato l’evento i piloti hanno immediatamente ridotto la velocità per non creare ulteriore allarme tra la popolazione."
- Caccia svedesi e francesi hanno partecipato nei cieli della Sardegna alla prima campagna collettiva di certificazione al rifornimento in volo promossa in ambito europeo, riguardante il nuovo tanker italiano KC-767 A, in dotazione all’Aeronautica Militare Italiana;
- I velivoli coinvolti, sono tre  JAS-39 Gripen della forza aerea svedese, schierati sulla base sarda insieme al KC-767A italiano, un Mirage 2000 e un Rafael francese (operanti direttamente dalla base transalpina di Istres);
- Le prove a terra e in volo sono gestite da personale del Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare, con il supporto tecnico-logistico del 14^ Stormo;
Considerato che:
-  Da anni ormai, nel territorio tra Decimomannu, nel Medio Campidano e nella provincia di Oristano si assiste al continuo passaggio di aerei da guerra diretti al Poligono di Capo Frasca e che ciò ha causa molti disagi, sia dal punto di vista della quiete pubblica che dal punto di vista dell’accoglienza in un territorio principalmente caratterizzato da attività agricola, allevamento e turismo;
-  Già nei primi mesi dell’estate del 2013 alcuni turisti stranieri si sono recati negli uffici del Comune di Arbus (comune di cui fa parte di il territorio di Capo Frasca) dopo essere scappati dalla spiaggia di Torre dei Corsari a causa della presenza di aerei militari che volavano a bassa quota sull'arenile, violando qualsiasi protocollo e penalizzando il turismo e la balneazione nel territorio;
per sapere:
Se il Ministro sia stato messo a conoscenza dell'accaduto e delle gravi e ripetute violazioni della quiete pubblica e dei danni che esse stanno producendo all'economia locale;
Se abbia o meno intenzione di disporre una indagine in merito o di intervenire presso il Comando Militare di Decimomannu affinchè nel territorio sopra citato si possano svolgere - liberamente ed in sicurezza - le attività civili a cui un'area già fortemente segnata dalla ultracinquantennale presenza del Poligono ha comunque diritto.

PIRAS
DURANTI

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