Il riordino del sistema dei Tribunali si sta rivelando per ciò che veramente è: l'ennesimo taglio, l'ennesima compressione nella sfera dei Diritti dei cittadini, l'ulteriore ritirata dello Stato che genera una situazione caotica sia per i lavoratori della giustizia che per i cittadini, come testimonia la stessa Presidente della Corte d'Appello di Cagliari Grazia Corradini.
In assenza di un processo partecipativo e condiviso, in assenza di qualsiasi azione rivolta a rafforzare gli organici carenti, valorizzare le professionalità, digitalizzare i servizi, non ci sarà mai maggiore efficienza, quindi nemmeno maggiore garanzia per i cittadini di una giustizia giusta e meno lenta nei tempi.
La chiusura nei tribunali muove in senso esattamente opposto e produce effetti devastanti, tanto più in una Regione come la Sardegna, con le sue specificità, distanze territoriali e i suoi problemi strutturali.
Ancora una volta l'unico obiettivo è il risparmio, anche se esso impatta sui diritti dei cittadini.
SEL sosterrà la mobilitazione del Sindacato e degli operatori della Giustizia e studierà le forme opportune per portare il tema all'attenzione delle Istituzioni nazionali.