BOLOTANA. Tre colpi, il rumore sordo del vetro che va in frantumi e spazza via la quiete di un Sabato notte caldo e tranquillo insieme alla serenità di una giovanissima madre.
Questo è quanto è successo qualche giorno fa nel centro del paese di Bolotana, nel rione storico di San Basilio.
Era l'una di notte e dietro quel vetro, dentro quella piccola casa, ci sono una donna di nazionalità Marocchina di 24 anni e i suoi 2 bambini, uno di 4 anni e l'altro di 11 mesi: il padre e marito della donna è fuori da qualche settimana per lavoro e i suoceri, con cui condividono la casa, sono in Pellegrinaggio alla Mecca.
Qualcuno, forse approfittando proprio dell'assenza di parte della famiglia, decide di compiere un atto vile, rompendo il vetro della finestra della zona giorno al piano terra dell'abitazione.
“Ho sentito 3 colpi fortissimi e il vetro cadere in tanti pezzi – ci racconta la donna – mi ha assalita la paura, ho pensato che in pochissimo tempo sarebbero stati dentro casa... ho preso i bambini ma non sapevo cosa fare. Poi ho chiamato i Carabinieri”.
Chi sia stato a rompere la finestra dell'abitazione di una donna sola con i suoi piccoli e cosa lo abbia spinto è ciò che ora dovranno scoprire gli inquirenti: a noi invece ovviamente spetta il compito di raccontarlo, perché questi episodi, oltre ad essere deplorevoli, gettano un'ombra sinistra su una comunità che si è sempre distinta per tranquillità e serenità diffusa, ma nella quale nell'ultimo periodo si sono registrati una serie di episodi che sembrano far emergere una sorta di insofferenza verso il quieto vivere.
“Vivo a Bolotana da 5 anni e mi sono sempre sentita al sicuro – ci dice ancora la giovane madre – ora non più: ogni minimo rumore mi spaventa e la notte mi barrico in casa perché ho paura”.
Difficile darle torto, in effetti.
Che si tratti di un atto di vandalismo o, peggio, di un qualcosa che si avvicini ad un avvertimento, il fatto assume comunque una sua rilevanza e, forse, ignorarlo sarebbe un grave errore prima di tutto per i Bolotanesi: risvegliarsi in un paese intollerante e, soprattutto, non rispettoso degli spazi, delle libertà e delle vite degli altri, potrebbe essere, oltre che uno stravolgimento della natura di una comunità, proprio un vero incubo.