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Ritardi nei pagamenti: I costi occulti delle imprese

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BUROCRAZIA – Gli adempimenti amministrativi “bruciano” 30miliardi di euro l’anno, 7.091 a impresa. Ecco i due “osservatori” contro la “follia burocratica” e i ritardi nei pagamenti. Confartigianato Sardegna: “Questi i costi occulti che mettono le imprese fuori dal mercato”.

Le imprese italiane bruciano ogni anno quasi 31 miliardi di euro in burocrazia. Per la precisione 30,98 miliardi l’anno a carico delle aziende che equivalgono a 2 punti di PIL e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro. I ritardi nei pagamenti, invece, gravano sui bilanci delle imprese, che hanno eseguito i lavori ma che non sono state pagate, per oltre 60miliardi di euro.

Per monitorare le due situazioni che stanno devastando il tessuto imprenditoriale italiano, e quindi anche quello della Sardegna, Confartigianato ha deciso di aprire un osservatorio sulla burocrazia (www.confartigianato.it) e di rilanciare quello sui ritardati pagamenti (www.pagamento30giorni.confartigianato.it).

Il primo servirà a misurare la reale efficacia per gli imprenditori delle leggi di semplificazione, e individuare nuovi interventi di sfoltimento della giungla burocratica mentre il secondo, già da qualche mese mappa la quantità e la rapidità degli interventi “sbloccadebiti” come, per esempio il Decreto Legge 35 del 2013.

“Burocrazia e mancati pagamenti sono i veri costi occulti a cui le nostre imprese devono sottostare ogni giorno – denunciano da Confartigianato Imprese Sardegna – che non sono dovuti al mercato, ma allo Stato e alle sue articolazioni”.

L’insostenibile pesantezza della burocrazia confina l’Italia al 73° posto, tra i 185 Paesi del mondo, nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa.

“Questi costi potrebbero diminuire di 8,49 miliardi, pari al 29% in meno – precisano dall’Associazione Artigiana - se venissero attuati i provvedimenti di semplificazione varati tra il 2008 e il 2012. Norme che dovrebbero alleggerire costi e vincoli burocratici in materia di lavoro e previdenza, fisco, privacy, appalti, ambiente, edilizia”.

L’osservatorio sulla burocrazia è uno spazio nel quale gli imprenditori possono raccontare le loro esperienze, denunciare le loro storie di ordinaria follia burocratica. In pochi click, si può compilare un questionario, segnalando le complicazioni che rendono difficile l’attività produttiva. La consultazione resterà attiva fino al 31 gennaio 2014 e le segnalazioni degli imprenditori verranno raccolte in un rapporto finale di proposte che sarà presentato al Governo e al Parlamento.

“La nostra iniziativa – concludono da Confartigianato Imprese Sardegna – serve a monitorare quanto degli impegni per semplificare la vita degli imprenditori si traduce in realtà. Di leggi anti-burocrazia ne esistono anche troppe. Bisogna soltanto applicarle e farle rispettare, controllarne l’effetto, verificare il risultato percepito dalle
imprese. Non fate nuove leggi, ce ne sono già tante, fate funzionare quelle che esistono. Insomma, per abbattere il mostro della burocrazia, bisogna semplificare la semplificazione”.

 

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