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Macomer. Le Opposizioni presentano una Mozione per fronteggiare la situazione di Non Potabilità dell'Acqua

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MOZIONE URGENTE SULLA QUALITA’ E POTABILITA’ DELL’ACQUA E SULL’INADEGUATEZZA DEGLI ATTUALI STRUMENTI ORGANIZZATIVI PER FRONTEGGIARE LE SITUAZIONI DI EMERGENZA.

Premesso

    • che in data 18.11.2016 il Sindaco con propria ordinanza n. 97 ha disposto il divieto dell’utilizzo dell’acqua distribuita nella rete urbana per usi potabili ed alimentari, senza peraltro specificare nella stessa i fattori inquinanti rilevati dalla ASL che hanno portato a tale drastica decisione, né prevedere misure organizzative idonee ad attenuare i prevedibili disagi;
    • che dalla data del prelievo dei campioni fino alla comunicazione dei risultati delle analisi sono trascorsi ben quattro giorni, nel corso dei quali è stata distribuita ed utilizzata acqua risultata non potabile, con i conseguenti rischi per la salute pubblica;
    • che, a distanza di pochi mesi dalle precedenti ordinanze di divieto n. 50 del 12.7.2016 e      n. 59 del 29.7.2016, i cittadini e le attività produttive si trovano a subire pesanti conseguenze e costi aggiuntivi per effetto dell’impossibilità di utilizzare l’acqua di rete;
    • che appaiono del tutto inadeguati gli strumenti predisposti per fronteggiare e prevenire tale situazione di emergenza, con gravi carenze nell’attività degli enti predisposti, in ordine all’esigenza:
  • di assicurare con continuità la potabilità dell’acqua di rete;

  • di disporre di un tempestivo ed efficiente sistema di monitoraggio della sua qualità;

  • di poter effettuare immediati controlli che consentano in tempi brevissimi di accertare le eventuali anomalie ed adottare i conseguenti provvedimenti;

  • di garantire l’approvvigionamento con mezzi alternativi sia per le utenze civili, sia per quelle produttive;

    che tali problematiche, portate già in passato all’attenzione della Giunta comunale, non sono state adeguatamente considerate e si ripropongono attualmente in tutta la loro gravità;

 

tutto ciò premesso e considerato, IL CONSIGLIO COMUNALE impegna il Sindaco e la Giunta a assumere in termini rapidi ed efficaci tutte le iniziative necessarie a:

 

    1. Creare le condizioni perché l’acqua potabile distribuita in rete risponda con continuità agli standards qualitativi richiesti, limitando per quanto possibile il ricorso all’acqua di bacino – che richiede oltretutto sistemi più costosi di trattamento ed adduzione – per privilegiare l’approvvigionamento dai pozzi trivellati nel territorio (che già oggi forniscono circa la metà della dotazione di acqua potabile),  valutando la possibilità dell’utilizzo da parte di Abbanoa dei pozzi fino a qualche anno fa utilizzati dalla Sarbe per la produzione di e bibite acque minerali, peraltro dislocati a breve distanza dagli attuali serbatoi di accumulo. Ciò in attesa del ripristino della condotta dalle sorgenti di S. Antioco che già in passato ha alimentato diversi Comuni del territorio.

 

    1. Garantire un costante monitoraggio dell’acqua distribuita nei quartieri, facendo sì che le relative analisi vengano tempestivamente eseguite presso laboratori pubblici del territorio, come quello del Distretto sanitario di Macomer.

 

    1. Predisporre d’intesa con Abbanoa e con le altre strutture preposte, idonee misure di protezione civile in grado di garantire nelle situazioni di emergenza  l’erogazione  - attraverso autobotti o punti di prelievo garantiti – dell’acqua potabile alle utenze civili ed a quelle produttive, in particolare alle attività di ristorazione e di produzione di alimenti.

 

    1. Impegnare Abbanoa ad effettuare congrue riduzioni nelle fatture relative ai periodi in cui non è stata garantita la potabilità dell’acqua, al fine di compensare almeno in parte i disagi subiti dagli utenti.

 

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