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Macomer. Il gruppo di maggioranza "Democrazia e Partecipazione" interviene sulla Questione Migranti

Il Comunicato Stampa a firma del Gruppo "Democrazia e Partecipazione"

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Riteniamo doveroso entrare in merito al clima di odio e xenofobia che aleggia nella nostra comunità.

Partiamo dal presupposto che occuparsi della questione Migranti non è solo un dovere civile ma morale, la nostra adesione ai progetti SPRAR è arrivata dopo un’attenta discussione Consiliare che aveva lo scopo, non di decidere se aderire o meno ma aveva l’obbiettivo di capire come e in che tempi farlo.

Parlare di Centro di Permanenza e Rimpatrio (CPR) e SPRAR è trattare l’argomento Migranti con due approcci in apparenza differenti tra loro, ma in realtà complementari e costituenti le 2 facce della stessa medaglia. Da un lato lo SPRAR con il suo senso di civiltà e solidarietà che risponde al dovere di accogliere e di farlo nella maniera più dignitosa, dall'altra il CPR che servirà a combattere l’illegalità e la clandestinità.

La conversione in Legge del Decreto Minniti ha tra le varie questioni, legiferato in merito all’apertura in ogni Regione di un CPR che di fatto va a risolvere l’annosa questione riguardante quei soggetti che non hanno diritto alla protezione internazionale e che di fatto si trovano in uno stato di illegalità (per capirci soggetti completamente differenti da quelli che saranno interessati dai progetti SPRAR); in tali casi la norma cita testualmente: “Nei casi di cui ai commi 1 e 5, quando non e' possibile effettuare il rimpatrio dello straniero per cause di forza maggiore, l'autorità' giudiziaria dispone il ripristino dello stato di detenzione per il tempo strettamente necessario all'esecuzione del provvedimento di espulsione” (legge 46/2027 art 19 comma 1 lettera b); tale stato di detenzione sarà garantito con la permanenza coatta nei CPR.

Riteniamo quanto detto finora sufficiente per dissipare ogni dubbio sulla grave manipolazione che i nostri cittadini stanno subendo da frange xenofobe, chiunque può accedere facilmente alla norma succitata per capire cosa accadrà e che quanto noi diciamo da mesi altro non è che la semplice e ovvia verità. Nessuno di noi è per la ghettizzazione e infatti sin da subito abbiamo bollato come tale l’eventuale apertura di un CAS prima nell'ex carcere così com'era e a quelle condizioni, poi nell’ex Motel AGIP.

Al fine di evitare i ghetti e i relativi problemi, il Sindaco e l'amministrazione comunale in tutti i tavoli istituzionali hanno dettato precise condizioni, orientate sia al rispetto della dignità umana che alla sicurezza della popolazione.

Non possiamo e non vogliamo minimamente pensare che la nostra comunità sia rappresentata in futuro da soggetti poveri di sentimenti e di idee, che pongono l’odio razziale alla base del loro programma elettorale.

L'amministrazione da noi sostenuta ha sin da subito trattato l’argomento con la giusta delicatezza e riteniamo che chiunque si proponga come futuro amministratore debba fare altrettanto e non fomentare odio nella comunità.

Altra questione è quella relativa alla proposta di indire un referendum in merito; prima di tutto vogliamo ricordare che è opportuno l’utilizzo dello strumento referendario in particolare modo per questioni che riguardano decisioni che un’amministrazione comunale è chiamata a prendere, come sarebbe stato opportuno fare in passato per chiedere ai Cittadini se erano d’accordo o meno sulla demolizione dello storico Mercato Civico e invece ciò non fu fatto proprio da chi oggi lo chiede a gran voce; oppure vogliamo ricordare l’annosa questione inceneritore? Chi volle la sua costruzione? Lo volle chi oggi chiede il referendum, ma allora dimenticò di chiedere un parere ai Cittadini con l’amato strumento referendario che oggi tanto reclama?

Altra questione è la ricaduta economica che seguirà all’apertura del CPR, non sarà la soluzione alla pressante crisi economica ma sarà un piccolo aiuto per 60, forse 80 famiglie di Macomer e non solo, che troveranno occupazione nella riapertura dell’ex carcere come CPR. Siamo soddisfatti di poter partecipare alla sua realizzazione e a tal proposito lo vorremmo ricordare a chi in continuazione, senza motivo, ci accusa di aver contribuito alla chiusura di tanti servizi come ad esempio il Carcere che oggi riapre sotto nuova forma e darà un contributo all’economia Macomerese.

Il gruppo di maggioranza sottolinea l'esigenza di cambiare comportamenti incivili, non possiamo sempre pensare che la politica sia fatta di attacchi personali a prescindere dai contenuti, come ad esempio i continui attacchi verso chi amministra ed in particolare verso il Sindaco che guida l'amministrazione comunale, questo modo di fare politica è classico di chi essendo privo di argomentazioni valide agisce esclusivamente per screditare il lavoro altrui e, fatto ancora più grave, anche le singole persone.

Tutti noi siamo cresciuti in una Comunità complessa e piena di problematiche, in questi oltre 4 anni di amministrazione abbiamo affrontato insieme situazioni difficili, creando attorno ad esse momento importanti di coesione; oggi invece c’è chi, questa coesione non la vuole e anzi su un tema cosi delicato vanta pure posizioni estreme lontane dalla nostra storia e che con Macomer nulla hanno a che fare.

Siamo una comunità accogliente e la saremo sempre, siamo capaci di capire che chi viene fatto passare per un “diverso” altro non è che un un povero sfortunato bisognoso di aiuto, invitiamo ogni cittadino a riflettere e a informarsi, a non ragionare di “pancia” ma sedersi e capire da solo cosa ci sta accadendo ed il ruolo che tutti noi avremo in questo cambiamento, vi invitiamo a pensare che quel “diverso” potrebbe essere uno di noi, un nostro figlio, un nostro vicino di casa. Il concetto di “diverso” di fatto non esiste, altro non è che un ragionare su preconcetti lontani da una visione moderna ed evoluta di società.

Qui la fede politica poco c’entra, qui la vorace ricerca di consenso elettorale poco c’entra, qui dobbiamo capire come affrontare il fenomeno e come essere noi, tutti uniti, in grado di governare il cambiamento, improntando il nostro agire su principi di umanità, accoglienza e rispetto della dignità umana. E tutto ciò non significa mettere da parte nessuno cittadino macomerese ma anzi significa coinvolgerli in un grande progetto di civiltà che lascerà un segno positivo nella nostra comunità.

Il Gruppo Consigliare “DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE”  

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