Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Riorganizzazione delle sedi territoriali INPS, Daniela Forma presenta una Mozione: “Contrarietà sulla potenziale chiusura di 18 sedi territoriali in Sardegna e richiesta di interlocuzione con il Governo”

Condividi su:

 La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha depositato una Mozione con richiesta di convocazione del Consiglio Regionale sul Piano di riorganizzazione delle sedi INPS e sulle ripercussioni che la sua attuazione avrebbe nel territorio regionale e, particolarmente, nella Sardegna Centrale.

La Mozione – sottoscritta anche dai Capigruppo Pietro Cocco, Anna Maria Busia, Daniele Cocco, Gianfranco Congiu, Pierfranco Zanchetta e dai consiglieri regionali Alessandro Collu, Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Eugenio Lai, Cesare Moriconi, Rossella Pinna, Valter Piscedda, Antonio Solinas e Mario Tendas – nasce dalla forte preoccupazione legata alle indiscrezioni che vedrebbero la chiusura di un numero elevato di sedi territoriali INPS in Sardegna o la loro trasformazione in Punti Cliente di Servizio.

“L'interrogazione – dichiara Daniela Forma – ricorda come l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) abbia avviato nel 2016 una profonda riforma organizzativa e come un tassello della riorganizzazione dell'Ente preveda una razionalizzazione della struttura delle agenzie territoriali, allo scopo di raggiungere maggiori economie di scala e di scopo.

Gli sportelli territoriali dell'INPS svolgono nella nostra Regione, particolarmente nelle aree economicamente più deboli della Sardegna Centrale, un importantissimo ruolo data la natura delle prestazioni erogate dall'Ente quali le misure di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro o l'accesso agli ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso.

Le prestazioni erogate dall'INPS – prosegue Daniela Forma – sono inoltre in continuo aumento e nel 2018, per esempio, si occuperà anche dell'avvio del Programma del Reddito di Inclusione Sociale (REI), misura di assistenza sociale estesa a tutto il territorio nazionale, per la quale l'INPS risulterà non solo Ente concessorio ma si occuperà anche della selezione dei beneficiari unitamente ai Comuni.

Risulta quindi più che fondata la preoccupazione per le notizie che vedrebbero la chiusura potenziale di 18 sulle 26 sedi dell'INPS Sardegna. Tra questerischierebbero la chiusura, poiché non rispetterebbero i parametri di bacino di utenza (60.000 abitanti) e unità di personale in forza (n. 10), le sedi territoriali di Gavoi, Ghilarza, Lanusei, Macomer, Siniscola e Sorgono.

La chiusura delle suddette sedi territoriali o la loro trasformazione in Punti Cliente di Servizio INPS – dichiara Daniela Forma – arrecherebbe un ulteriore danno alla Sardegna Centrale per la sottrazione di servizi al territorio, contribuendo ad enfatizzare l'abbandono delle zone interne da parte dello Stato, contrastando di fatto anche con gli obiettivi riformatori dell'INPS che vorrebbe razionalizzare la struttura organizzativa rendendola più efficiente e più vicina ai cittadini/utenti.

Tanto più che gli Enti Locali interessati dalla presenza delle sedi territoriali dell'INPS sono già venuti incontro all'Ente Statale mettendo a disposizione locali in comodato gratuito per la permanenza del servizio a beneficio degli utenti del territorio.

Da qui – conclude Daniela Forma – la presentazione di una Mozione da discutere in Consiglio Regionale con la richiesta di un impegno da parte del Presidente e della Giunta Regionali ad interloquire con i Ministeri competenti per verificare quanto contenuto nella bozza di Piano di Riorganizzazione delle sedi INPS e, laddove si proceda al riordino o alla chiusura di sedi territoriali, si tenga conto della valenza della loro presenza sul territorio e della vicinanza all'utente in contesti economicamente fragili quale quello della Sardegna Centrale.

Condividi su:

Seguici su Facebook