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Agenzia Sarde delle Entrate, la Corte Costituzionale si è pronunciata: è legittima. Il commento di Gianfranco Congiu

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Oggi la Corte Costituzionale si è pronunciata sul ricorso presentato dal Governo italiano contro alcuni articoli della legge istitutiva l’Agenzia Sarda delle Entrate (clicca qui per leggere il documento) ed il risultato è eclatante.

Non solo viene confermata la piena legittimità della intuizione che ha visto la nascita dell’Agenzia Sarda delle Entrate, ma da oggi viene certificato l’assetto delle complessive competenze in capo alla stessa.

Di particolare rilievo il fatto che NON siano stati accolti i motivi di ricorso  sull’articolo 3 e che, nel combinato disposto con l’articolo 1, fa emergere un quadro delle nostre prerogative ulteriormente rafforzate.

Da oggi il CONTROLLO delle entrate tributarie è in capo alla Sardegna e ai Sardi.

Dice la Corte Costituzionale<<L’attività di controllo delle entrate di cui ragiona l’art. 1, comma 4, lett. d)  e che comprende le  entrate da tributi devoluti, compartecipati e regionali derivati, è infatti attività ben distinta da quelle di accertamemto e riscossione dei tributi e si colloca in un momento temporalmente successivo ad esse, in funzione di verifica della correttezza della quantificazione dei flussi finanziari spettanti alla Regione>>

Ed ancora : <<….in definitiva la disposizione impugnata si limita a prevedere una forma di verifica circa l’esatta quantificazione  dell’ammontare delle compartecipazioni ai tributi erariali spettante alla Regione. Tale attività di controllo sulla corretta esecuzione degli obblighi statati derivanti dal regime di compartecipazione, non lede in nessun modo le competenze legislative in materia di sistema tributario..>>

Proprio così: la Corte sancisce la piena legittimità del “controllo sulla corretta esecuzione degli obblighi statali” derivanti dal regime di compartecipazione al gettito tributario prodotto in Sardegna al fine di giovarsi (finalmente) della preventiva conoscenza delle risorse finanziarie disponibili allo scopo di redigere puntualmente il bilancio regionale ed evitare il ciclico ripetersi dei rivendicazionismi che stanno alla base delle varie “vertenze entrate”.

Emerge, quindi, un quadro che ci consegna un’Agenzia Sarda delle Entrate nella pienezza delle sue funzioni per garantire l’autonomia finanziaria ed un controllo puntuale dei flussi e dei conti. Un quadro di poteri, prerogative e competenze impensabile sino a poco tempo fa.

Adesso non ci rimane che incalzare il Ministero dell’Economia per la promulgazione del Decreto Attuativo  delle disposizioni che garantiscono l’inversione dei flussi delle quote di gettito a noi spettanti in virtù dell’art. 8 dello Statuto e delle relative norme di attuazione ed in questa prospettiva quantomai opportuna un’Agenzia Sarda che potrà esercitare legittimamente ogni forma di controllo e di verifica sulla corretta esecuzione degli obblighi statali.

Abbiamo difeso l’ASE e lo abbiamo fatto a ragion veduta.

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