BORORE. Pare proprio che il tema dello Spopolamento sia entrato d'imperio nel dibattito politico territoriale di questi giorni, declinato in modi diversi a seconda delle specifiche contingenze locali.
A Borore la Sindaca Bastiana Carboni, intervenuta nell'ambito delle Premiazioni del Premio Nino Carrus svoltasi Sabato mattina presso l'Aula Consiliare, ha ampliato il campo d'indagine aprendo una riflessione più articolata e focalizzando l'attenzione sulla difficoltà dell'amministrare in un clima generale che ha definito intriso di “cultura del sospetto”.
“Vorremmo nei nostri paesi servizi più efficienti – ha argomentato la Sindaca – e abbiamo le potenzialità per invertire l'attuale tendenza. Per combattere lo spopolamento abbiamo bisogno dell'aiuto delle istituzioni, ma anche di fare tutti la nostra parte: credo, per esempio, che dovrebbe essere obbligatorio tenere l'esecuzione dei piccoli lavori in ambito locale per stimolare l'economia. Invece viviamo in una condizione per cui devi stare attento anche nell'assegnare un contributo ad una Associazione o con chi vai a cena ed incidere sulla comunità è diventato davvero complicato”.
Uno spunto riflessivo, quello lanciato dalla Prima Cittadina, che sembra germogliare certo dal caso particolare di Borore, ma anche cogliere un segno tangibile nella vita amministrativa di molti Comuni, interpretando quella sorta di paura assai diffusa dell'avviso di garanzia che può stroncare percorsi amministrativi e che induce gli amministratori ad una più cauta prudenza. Meno si fa e meno pericoli si corrono ovviamente: il tutto però a discapito proprio di quella rinascita dei paesi che avrebbe bisogno di grandi e piccole sfide da intraprendere per creare nuove possibilità di lavoro e condizioni attrattive per bloccare la fuga dei giovani.