"Dopo anni di vuoto spinto persino mago Zurlì sarebbe più autorevole del presidente Cappellacci, il vero nemico dei sardi è proprio il suo governo e la dimostrazione è precisamente il fallimento del suo ennesimo viaggio romano.
Gli interventi sul Patto di Stabilità andavano chiesti per tempo infatti; ben prima della campagna elettorale andava aperta una vertenza seria e una trattativa con lo Stato sulla specificità della condizione sarda, ma la strada scelta è sempre stata un'altra: quella della propaganda e della demagogia allo stato puro. E chi ne paga il prezzo sono sempre i sardi.
L'era Cappellacci per fortuna sta finendo, ne trarranno beneficio i cittadini. Ma il governatore ci risparmi adesso per carità i toni stile Ivanoe, la triste farsa delle inconcludenti guerre contro lo Stato che ci propina da cinque anni".