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"Succu non si smentisce neppure alla scadenza del suo mandato: ancora atteggiamenti antidemocratici": le Opposizioni all'attacco del Sindaco

Il comunicato con il quale i Consiglieri di Opposizione di Macomer denunciano il comportamento non corretto del Sindaco Antonio Succu

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L’ultima riunione del Consiglio comunale si è tenuta il 28.2.2018.

Ne consegue che il Sindaco, dovendo riconvocare il Consiglio per gli ultimi adempimenti prima dell’imminente fine del mandato, aveva tutto il tempo per agire con quel garbo istituzionale che evidentemente non fa proprio parte del suo DNA. Un minimo di rispetto da parte sua verso i Gruppi consiliari avrebbe dovuto suggerirgli di consultare i Capigruppo prima della convocazione della Conferenza che per Regolamento ha il compito di programmare i lavori del Consiglio comunale.

Al contrario, con una mail inviata il 3 aprile, il Sindaco – evidentemente convinto che tutti gli altri sono a sua completa disposizione -  ci ha informato che tale Conferenza era convocata per l’indomani alle 12.30, con la conseguenza che due capigruppo di Minoranza non hanno potuto parteciparvi a causa di impegni assunti precedentemente.

 Nel corso della  riunione, il Sindaco ci ha comunicato la convocazione del Consiglio per il 13 aprile alle ore nove del mattino. Premesso che in base al regolamento per il funzionamento del Consiglio, è compito della conferenza dei Capigruppo predisporre il calendario dei lavori,  abbiamo accolto senza problemi la data proposta, chiedendo tuttavia che l’orario di inizio della seduta venisse spostato alle ore 18, sia per renderlo compatibile con gli impegni di lavoro dei consiglieri comunali, sia per consentire ai cittadini interessati di presenziare alla riunione. La risposta del Sindaco?  L’orario proposto va bene ai consiglieri di Maggioranza e quindi  non può essere messo in discussione!

Tra i punti da esaminare nella seduta del 13 aprile ci sono numerose interrogazioni, alcune delle quali risalgono addirittura all’autunno scorso, a causa della prassi scorretta del Sindaco di  metterle sistematicamente in coda all’ordine del giorno e poi rinviarle da una seduta all’altra, perché manca il numero legale oppure i lavori del Consiglio si sono protratti a lungo. Questo nonostante una precisa norma del Testo Unico per le Autonomie Locali prescriva che ad esse deve essere data risposta entro 30 giorni.

 In particolare, un’interpellanza da noi presentata il 4.10.2017 - oltre a denunciare lo stato di abbandono delle aree verdi dovuto alla drastica riduzione dei fondi stanziati - chiedeva che venisse riesaminata la decisione della Giunta di non avvalersi per le manutenzioni future della normativa speciale che consente agli enti locali di privilegiare le imprese agricole del territorio, come peraltro da anni avviene a Macomer, consentendo l’impiego di manodopera del posto.

Mentre la nostra interpellanza attende una risposta da sei mesi, nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando triennale di gara che sancisce tale rinuncia e che molto probabilmente determinerà la perdita del lavoro per le unità locali, a conferma di quanto il Sindaco tenga in considerazione le proposte dell’Opposizione ed abbia a cuore le imprese del territorio.

Pensiamo che una Giunta al termine del proprio mandato avrebbe fatto meglio a prorogare di alcuni mesi la gestione attuale del servizio, lasciando alla prossima amministrazione le decisioni future.

Ovviamente, anche nella seduta del 13 aprile, la discussione delle interpellanze ed interrogazioni è stata relegata dal Sindaco all’ultimo punto dell’ordine del giorno.

C’è da sperare che le prossime elezioni comunali consentano di cancellare questi metodi arroganti, aprendo una fase nuova di confronto costruttivo e di partecipazione democratica in Consiglio comunale ed in Città.

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