Lettera aperta al Sindaco di Bolotana
Approfittiamo di questo rientro estivo per riprendere le fila di alcune questioni lasciate in sospeso nel periodo trascorso e che oggi richiedono di essere riportate in discussione, onde evitare che finiscano nel silenzio.
Seguiamo con grande interesse le vicende territoriali, ma crediamo che un’attenta opposizione debba in qualche modo porsi degli obiettivi e occuparsi delle questioni interne che a volte, per il consueto e ormai consolidato silenzio amministrativo e per evitare di turbare ancora questo torpore politico che pare la faccia da padrone, restano assopite.
Appare questo un periodo particolarmente vivace, che mette insieme questioni interne con vicende territoriali solo apparentemente distanti, ma che nella nostra osservazione invece sono legate tutte da un unico filo e che riteniamo essere, come altre volte rilevato, esito di un’inerzia politica non solo verso il dialogo ma anche e soprattutto verso una assente consapevolezza di essere inseriti oggi più che mai all’interno di un sistema istituzionale più ampio.
Per restare nell’ambito interno, saremo curiosi di capire se intenda ancora questo Sindaco proporci ulteriori regolamenti sulla fruizione di alcuni spazi pubblici che di recente sono stati parzialmente interdetti alla collettività apponendo uno "spauracchio" (cosi definito) per richiamare l’attenzione della comunità a vivere secondo buone norme di comportamento. Riteniamo che sia legittimo chiedere alla collettività amministrata di seguire buone norme di comportamento e sollecitare al vivere con senso civico, ma crediamo anche che sia necessario essere trasparenti nell’offrire motivazioni che sostengono decisioni così drastiche e tali da apporre recinti reali e virtuali tra chi amministra e i cittadini.
Ecco Sindaco, possiamo affermare che l’area gioco dedicata ai bambini sia regolarmente a norma e che non sussistano a oggi cause o particolari rischi che ne impediscano l’uso, salvo lamentele di disturbo della quiete pubblica, pare verificatesi in orari non certamente frequentati e disturbati da “schiamazzi di bambini sull’altalena …”, e questa nostra affermazione è frutto di opportune verifiche.
E con la stessa modalità del comunicare in parte, si dichiari nella sede istituzionale la presenza legittima e di diritto al tavolo di coordinamento dell’Unità per Ottana, omettendo però di dire che quel risultato sia frutto di un percorso condiviso e di concertazione tra le istituzioni, molto diverso da quello da Lei rappresentato, in cui parrebbe che Bolotana abbia dovuto lavorare in una apparente condizione di solitudine e isolamento.
Constatiamo allora, e ancora una volta, l’autoreferenzialità di chi ci rappresenta e prendiamo atto dello sfondo di chi la accompagna che pur di non ledere l’immagine di unico rappresentante, non emerge con un proprio pensiero.
Ma vede Sindaco, proprio sull’autoreferenza crediamo sia necessario riflettere.
Riconosciamo che essere Primo cittadino comporti doveri di rappresentanza e assunzioni di responsabilità, ma vorremo capire ancora una volta quali obiettivi politico - amministrativo Lei e questa maggioranza perseguono, anche in considerazione degli ultimi avvenimenti presso l’Assemblea dei Sindaci dell’Unione dei Comuni.
Siamo consapevoli che essere minoranza significa essere comunque rappresentati, ma ci chiediamo dove questa amministrazione ci vuole condurre.
Non entriamo nel merito della questione che appare già delineata nel suo percorso, ma crediamo opportuno esprimerle una non condivisione delle strategie da Lei adottate ricordandole, come fatto a suo tempo per la questione Monte Senzelo, che oggi l’amministratore lungimirante dovrebbe avere una visione più ampia dell’amministrare e non ridursi a mero esecutore della normativa attraverso sterili interpretazioni.
Rimettiamo a Lei come sempre l’onere della carica ricoperta, auspichiamo ad una maggiore pacatezza nelle decisioni da prendere e speriamo in una maggiore apertura al dialogo sia sulle questioni interne sia, soprattutto, verso un sistema più ampio a cui di diritto apparteniamo, e in cui per diritto e dovere amministrativo dobbiamo rimanere.
Gruppo Consiliare “Obiettivo Comune”
I Consiglieri Antonella Pisanu, Fabrizio Tanchis e Manolo Deriu