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Ripercussioni politiche dell'Inchiesta Ippocrate, il Forum per la Rinascita: "Consiglio comunale molto deludente"

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MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota stampa a firma del Forum per la Rinascita di Macomer.

"Crediamo di non essere i soli a ritenere molto deludente la recente riunione del Consiglio comunale sulle conseguenze politiche della Sanitopoli sull’asse Macomer-Oristano emersa dall’inchiesta IPPOCRATE, con la Maggioranza che ha respinto la richiesta di scioglimento del Consiglio avanzata dai Consiglieri dalla lista UNIAMOCI PER MACOMER e del Movimento 5 Stelle, a loro volta divisi sui passi successivi da compiere. 

Consideriamo un grave errore che in uno snodo politico così cruciale, i due gruppi dell’opposizione – che  in realtà hanno avuto il consenso del 52,3% degli elettori macomeresi - non siano stati in grado di assumere  una posizione comune e di incalzare con la durezza necessaria una Maggioranza arrogante e sorda, dando l’impressione in diversi passaggi che quasi fosse la Minoranza a dover giustificare il proprio operato.

Pesano evidentemente gli errori e le insufficienze accumulati in questo anno e mezzo di attività consiliare, con il rappresentante del Movimento 5 Stelle che ha addirittura votato le dichiarazioni programmatiche del Sindaco e i quattro consiglieri della Lista UNIAMOCI PER MACOMER che non sono stati in grado di svolgere in modo incisivo quel ruolo fondamentale che spetta alla Minoranza nel controllo dell’operato di chi governa, segnalandone le inadempienze, stimolandone in modo propositivo l’operato, facendosi portatori delle istanze dei cittadini.  Limiti questi che solo in parte possono giustificarsi con una fase indispensabile di rodaggio dei tanti neo-consiglieri, considerato che era comunque presente nelle file della Minoranza  un consigliere con un’esperienza ultraventennale in ruoli sia di governo che di opposizione.

Siamo inoltre convinti che la decisione importante e dirompente delle dimissioni dei soli consiglieri di Opposizione doveva scaturire da un confronto pubblico e da una riflessione più ampi, con il coinvolgimento  degli elettori delle due liste, per valutarne conseguenze, modalità e tempi.  Soprattutto nel momento in cui l’inchiesta sul voto di scambio si estende dalla ASL di Oristano all’Unione dei Comuni del Marghine, sarebbe necessaria, anche in sede consiliare, un’attenta verifica in termini di trasparenza e correttezza su quanto potrebbe avvenire in altre realtà di prossima attivazione -  come la RSA od il CPR - o nello stesso Comune di Macomer, dove sono in corso diverse procedure per l’assunzione di Personale, oggetto di mormorii e malumori nello  stesso schieramento di Maggioranza.

Proprio riguardo ai componenti della Maggioranza,  pensiamo stiano incorrendo in un grave errore, politico e personale,  rifiutando  la proposta di sciogliere il Consiglio ed andare in primavera a nuove elezioni, dopo una breve fase di commissariamento dell’Ente. Di fronte a ciò che sta emergendo, sarebbe questa una scelta di coraggio e dignità, perché sul voto che li ha espressi nel 2018, su quello del 2013 e – a sentire le affermazioni di un assessore in carica – perfino su quello del 2008, aleggia il legittimo dubbio che essi possano essere stati condizionati dal voto di scambio, dato che la stragrande maggioranza delle persone beneficiate dal reclutamento ritenuto irregolare dall’inchiesta della Magistratura, proviene da Macomer.

Chi nega questo dubbio e si ritiene legittimato a permanere nelle attuali cariche, dovrebbe fornire una spiegazione plausibile sul fatto che un numero esorbitante e fuori da ogni logica di persone di Macomer siano state assunte presso una ASL  - di cui il ns. Comune neppure fa parte - politicamente controllata dal Partito dei Sardi, i cui esponenti locali e regionali farebbero bene anch’essi a dare risposte credibili.

Chi si sottrae a questo imperativo etico di chiarezza e di assunzione di responsabilità,  finirà inevitabilmente per essere travolto – anche sul piano della credibilità personale - da una vicenda che se dal punto di vista giudiziario si protrarrà probabilmente per anni, da quello politico andrebbe chiuso nel più breve tempo possibile, considerati i danni che sotto tutti i punti di vista sta causando alla nostra Comunità".

 

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