Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Macomer. Cantieri Verdi, il Forum per la Rinascita: "Il Comune lasci perdere la propaganda spicciola e cerchi di concludere i lavori nel rispetto delle direttive regionali"

di Forum per la Rinascita di Macomer

Condividi su:

 

MACOMER. In data 4 maggio ha ripreso l’attività il cosiddetto cantiere verde, che interessa circa 60 lavoratori del secondo turno, iniziato in data 8 febbraio e poi sospeso a partire dal 18 marzo per l’emergenza corona virus. Il nostro auspicio è che la Giunta comunale riesca a concludere decentemente una vicenda iniziata molto male, anche per porre rimedio almeno in parte alle  carenze e ritardi fin qui emersi.

In merito alla sospensione del cantiere protrattasi per più di un mese e mezzo, riteniamo sbagliato che  gli amministratori comunali vogliano farne pagare le conseguenze ai lavoratori, cercando di scaricarne le responsabilità sulla Giunta regionale. Quest’ultima – in qualità di ente finanziatore – con la  Delibera 18/10 dell’8.4.2020 ha stabilito che i periodi di sospensione forzata dell’attività per effetto dell’epidemia virale in atto, devono essere regolarmente retribuiti a tutti i lavoratori impiegati in progetti tesi a favorire l’occupazione in campo ambientale, archeologico e culturale. Nonostante le disposizioni della Regione siano molto chiare,  parrebbe che la Giunta Succu  non voglia applicarle nei confronti degli addetti ai cantieri verdi, tanto che una parte di loro avrebbe già inoltrato una diffida al Comune tramite uno studio legale. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale eviti comportamenti discriminatori ed provveda a corrispondere interamente ai lavoratori  le retribuzioni dovute.

Chiediamo altresì che si faccia chiarezza riguardo ad un fatto che ha creato non pochi malumori. La programmazione dell’attuale cantiere verde prevedeva l’impiego di circa 120  addetti  per la durata di sei mesi, suddivisi in due turni da  60 unità. Mentre il primo turno finito a gennaio ha avuto un contratto semestrale, agli addetti del secondo turno, iniziato l’8 febbraio, è stato fatto sottoscrivere un contratto di soli 4 mesi e mezzo. Ciò appare quanto meno strano, considerato che la quota del 70% del finanziamento deve essere obbligatoriamente destinata al costo del personale e non può essere distolta per altri scopi.

Non si possono inoltre sottacere le gravi conseguenze delle carenze e dei ritardi delle Giunte guidate dal sindaco Succu nell’utilizzare le risorse assegnate dalla Regione e nel rendicontare puntualmente i lavori;  ritardi che hanno portato alla esclusione del Comune di Macomer dalla assegnazione dei fondi dell’annualità 2019, con la perdita di circa 400.000 euro. Su circa 30 Comuni sardi beneficiari dei finanziamenti, Macomer e Domusnovas sono gli unici enti esclusi a causa della loro inefficienza.

Inoltre, per non dover addirittura restituire alla Regione i soldi non spesi, la Giunta Succu nel 2019 ha dovuto accorpare i fondi non programmati delle  annualità del 2015 – 2016 – 2017, più i residui del cantieri del 2009 – 2010 – 2011, allestendo un mega cantiere da 1,7 milioni di euro, articolato in tre progetti, con conseguenti ritardi e difficoltà di gestione, fino alla recente sospensione per ragioni di sicurezza.

Di fronte ad un bilancio così poco lusinghiero, è davvero singolare che gli assessori Rubattu e Cadoni tentino di spacciare come una grandiosa operazione di tutela ambientale, quella che in realtà è una evidente prova di inefficienza che oltre tutto ha fatto perdere al Comune il finanziamento del 2019. Siamo convinti che un buon commissario prefettizio avrebbe saputo fare molto meglio di loro.

E’ infine il caso di ricordare alla Giunta comunale che i cantieri verdi – anche quando destinati ad aree urbane – hanno finalità infrastrutturali e non possono  essere utilizzati per attività di routine, come pulizia delle aree o sfalcio delle erbacce, alle quali il Comune dovrebbe provvedere – come avveniva in passato – utilizzando risorse proprie, attivando ulteriori posti di lavoro.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook