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Inceneritore, il Comitato: "nel Marghine cresce la mortalità per tumori"

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MACOMER – Il Comitato 'Non bruciamoci il futuro' risponde alle dichiarazioni fatte dal sindaco di Macomer Antonio Succu durante la discussione nell'ultima seduta di Consiglio Comunale. Succu, nell'occasione, aveva presentato i risultati più recenti dell'indagine condotta dal CEA (Centro Epidemiologico Aziendale) della ASL di Nuoro sulla mortalità nella Provincia dal 2000 al 2013, risultati che mostrerebbero come il Marghine sia il territorio più salubre e con la minore mortalità per tumori della Provincia.
Una lettura “fuorviante” che dimostra “tutta la strumentalità e l'inconsistenza di chi si schiera a favore dell'inceneritore”, scrive il Comitato. Intanto, si legge nel comunicato diramato oggi, è scorretto secondo il Comitato "rivelare dati di uno studio ancora in corso e per il quale, come ha detto il sindaco, ci sono stati molti ostacoli nella rilevazione dei dati”. Mancando, inoltre, riferimenti agli studi fatti dal Registro dei Tumori, “ si evince la totale inconsistenza scientifica delle informazioni rese pubbliche e la gravità di averle spacciate come acquisizioni certe”.
In ogni caso, sottolinea il Comitato, da quegli stessi dati si può fare “un'analisi più attenta e meno ideologica di quella fatta dal sindaco”, dalla quale verrebbe fuori “l'esatto contrario di quanto da lui sostenuto”. Infatti, secondo quegli stessi dati “il distretto sanitario di Macomer nel periodo 2011-2013  ha fatto registrare in assoluto l’incremento più consistente dei casi di morte per tumore rispetto agli altri territori indagati sia rispetto al periodo dal 2000 al 2003 (+ 2,69) che al periodo dal 2006 al 2009 (+ 5,39)”.
Il Comitato ribadisce quindi la necessità di studi più “articolati e complessi”, come quelli “previsti dallo studio epidemiologico richiesto dal sindaco stesso nel 2010 quando era commissario della ASL di Nuoro”. In questa occasione, l'indagine prevedeva “il confronto tra i dati del Marghine e quelli di Sorgono, che già nei dati incomplesi resi pubblici una settimana fa mostrano l'enorme distanza tra le condizioni dei due territori”, e soprattutto “lo studio dell'incidenza dei tumori non solo sui residenti del Marghine, ma anche sui lavoratori della zona industriale di Tossilo, tra i quali ci sono numerosi casi di malattie oncologiche e che spesso non risiedono nel territorio”.
“Preoccupa la superficialità con cui il tema è stato trattato”, conclude il Comitato che lamenta anche la mancanza di qualunque tipo di contraddittorio e richiama le responsabilità delle istituzioni politiche e sanitarie: “il Comune di Macomer, quelli del territorio, la Regione Sardegna, la Provincia e la Asl di Nuoro e tutte le altre istituzioni in qualche modo competenti hanno l’obbligo di acquisire tutti i dati disponibili per informare le popolazioni del Marghine sulla reale situazione della salubrità del territorio e dei suoi residenti”. “Suggeriamo al Sindaco”, si chiude il comunicato, “di informare i cittadini in modo corretto; sarebbe l'occasione giusta per rendere un buon servizio alla comunità macomerese”.

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