BOLOTANA. “La Perla del Marghine chiusa in un cassetto” avevamo titolato il nostro ultimo articolo su Badde Salighes di qualche settimana fa: un pezzo che aveva l'obiettivo non solo di “denunciare” la situazione che da anni si trascina nella località montana bolotanese, ma anche e soprattutto di stimolare una riflessione collettiva, una discussione pubblica per la creazione di un progetto reale in grado di valorizzare e rendere merito ad un inestimabile patrimonio naturalistico e culturale.
Le reazioni, dopo la pubblicazione, sono state molteplici: tra queste, degna di nota è certamente quella dell'Unione dei Comuni del Marghine che, accogliendo l'invito alla discussione, ci ha contattati per dare il proprio contributo.
A parlare, in rappresentanza dell'Ente, è il Sindaco di Bolotana Francesco Manconi, che da anni segue le vicende legate al mancato sviluppo di quella che definisce “la Porta d'Accesso del Marghine”.
“C'era un grande progetto per la nostra montagna – racconta il Sindaco – dal comune di Bolotana erano partiti una serie di input che si erano concretizzati per esempio nella “Festa dell'Agricoltura”, dalla quale poi si era fatta strada l'idea dell'Ippovia, il cui percorso prevedeva la partenza da Alghero e l'arrivo a Badde Salighes: un progetto importante che costava una cifra importante. Furono spesi diversi milioni di euro ma non furono sufficienti per completare l'opera. L'allora assessore Andrea Prato credeva come noi in quel progetto, ma quando la Giunta Cappellacci lo sostituì nel suo ruolo, quel processo si fermò”.
Siamo nel 2009 e quell'itinerario prevedeva 115 Km da percorrere a cavallo e in bicicletta, con una serie di tappe nelle quali gustare i prodotti agroalimentari del territorio ed una serie di postazioni ricettive: sarebbe stata la 1^ Ippovia della Sardegna, pronta a catturare una fetta importante di quel mercato turistico europeo che muove milioni di persone.
Una brusca frenata e l'accantonamento di un progetto che aveva ben individuato nel connubio tra turismo e agricoltura la via maestra da seguire: sulle ragioni di quello stop Manconi preferisce non soffermarsi, ma che vi fossero spinte politiche avverse, anche a livello territoriale, allo sviluppo di Badde Salighes, sembra proprio un dato di fatto.
“Oggi la situazione è molto diversa – prosegue il Sindaco – credo che dentro l'Unione dei Comuni del Marghine guidata da Antonio Succu vi sia la consapevolezza che occorre lavorare tutti insieme per uno sviluppo comune e che Badde Salighes è un pezzo fondamentale di questo percorso.
Finalmente c'è una visione d'intenti comune e stiamo spendendo circa 700 mila euro per 3 diversi interventi (strada, Orto Botanico e Giardino), PassiFlora, che è diventato anche un Centro di Educazione Ambientale Territoriale, offre un servizio importantissimo tra Xiloteca e Visite Guidate ed è diventato un punto di riferimento fondamentale, gli abitanti del Borgo si sono uniti in Associazione e stanno portando avanti un grande lavoro anche di manutenzione ( per questo abbiamo deciso di riconoscergli un contributo di 5 mila Euro )”.
Insomma, non tutto è perduto sembrerebbe dire il Sindaco di Bolotana e qualcosa si muove.
Ma se vi sono una serie di elementi che indicano una possibilità concreta di sbloccare la situazione, a che punto siamo con la struttura ricettiva di Badde Salighes chiusa da anni per una controversia giudiziaria?
“Purtroppo non dipende da noi – ci dice Manconi – la Magistratura si pronuncerà ad Ottobre: ma la cosa più importante è che abbiamo già le risorse per riqualificare il ristorante e tutto quello che c'è attorno, in modo tale da poter procedere immediatamente al bando per la gestione. Contemporaneamente stiamo partecipando, insieme a PassiFlora, ad un bando europeo molto importante che si chiama Life Natura e che ci consentirà di rendere fruibile il nostro territorio.
Siamo in contatto con l'Università di Sassari e siamo pronti ad una collaborazione che veda coordinati Regione, Forestas e tutti gli attori che possono concorrere a raggiungere l'obiettivo”.
Insomma, il “pacchetto Badde Salighes è pronto e partirà: il 2017 sarà l'anno della svolta” - conclude il Sindaco Manconi.
Se questa volta si riuscirà davvero ad unire i “pezzi” ed a far spiccare il volo ad una località dalle mille potenzialità come Badde Salighes lo scopriremo dunque a breve: l'augurio è quello che la sua lucentezza ritorni a splendere come merita illuminando quei luoghi, tutti da scoprire, incastonati nella Catena del Marghine.