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Voglia di Rinascere: a Macomer 2 inaugurazioni per guardare al Futuro. Le Foto

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MACOMER. Una mattinata fitta quella di Sabato 1° Aprile, nella quale Macomer è tornata a rivendicare la propria centralità.

Ben 3 gli Assessori Regionali presenti in città in occasione delle 2 inaugurazioni in programma : l'Assessore al Bilancio e Vice Presidente della Regione Raffaele Paci, l'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e quello ai Trasporti Massimo Deiana.

L'occasione è appunto l'inaugurazione di quella che un tempo fu l'importante fabbrica tessile Alas che oggi, dopo decenni di abbandono, ritorna alla vita come spazio fieristico regionale e museo della lana sarda.

Una struttura strappata alla decadenza da un intervento da 2,5 milioni di euro ( “abbiamo lavorato assiduamente per non perdere neanche un centesimo di quel finanziamento e per finire i lavori entro i termini stabiliti” - ci dice Gianfranco Congiu, che da ex Assessore al Bilancio e ai Lavori Pubblici del Comune di Macomer ha seguito l'evolversi di lavori ) che restituisce alla Città un pezzo della sua storia recente, fatta anche dall'orgoglio di chi quella storia ha contribuito a crearla con il suo lavoro : le Donne che, emozionate, hanno partecipato con entusiasmo all'inaugurazione.

Perché la Lanaria Sarda ( nata nel 1939) è stata anche il luogo dell'emancipazione femminile: basti pensare che l'80% della manodopera era composta da donne.

Alcune hanno parlato, con un filo di emozione, delle mansioni che svolgevano, altre hanno ripercorso, tra i vari spazi della struttura, un pezzo della loro vita: qualcuna ha portato una vecchia busta paga ( vedi foto), qualcuna ci dice con evidente orgoglio “mio marito faceva il Carabiniere, ma io percepivo uno stipendio ben superiore al suo”.

Un tuffo nel passato ma anche uno sguardo verso il futuro, perché oggi l'ex fabbrica non produce più le coperte di lana, ma dovrà ripensarsi mettendo in campo tutta la forza innovativa che il territorio è in grado di esprimere: di sicuro i giovani non produrranno più coperte ma magari di quelle coperte saranno i designer utilizzando le più moderne tecnologie: la cosa importante è riuscire a dare continuità a quella memoria, a farla rivivere, a tenere il passato come riferimento ma guardando al futuro” - ha detto l'Assessore Paci.

Un risultato, quello del ripristino dell'ex Alas, che ha per un momento spazzato via le tante tensioni politiche che certamente contraddistinguono la vita pubblica di Macomer . Sia l'Assessore Paolo Maninchedda che il Sindaco Antonio Succu hanno sottolineato come il risultato storico è stato raggiunto grazie al lavoro di tutti, nessuno escluso, comprese le precedenti amministrazioni : “Giuseppe Ledda, Peppino Pirisi, Riccardo Uda e tutti coloro che hanno amministrato Macomer hanno lavorato per la loro città e per raggiungere degli obiettivi” - ha chiarito Maninchedda ribadendo che il risultato ottenuto è una vittoria della città ed in qualche modo chiudendo le polemiche che avevano preceduto l'inaugurazione.

In una sorta di continuità concettuale, la 2^ inaugurazione della mattinata ha portato le tante persone presenti nel vicino e nuovissimo Centro Intermodale, consegnato finalmente alla città dopo anni di attesa ( una decina) e nel quale sorgerà l'Urban Center, uno spazio dedicato ai giovani neo laureti che vi lavoreranno per sviluppare progetti per il territorio.

Presenti i vertici di ARST (oltre i Sindaci del territorio, tra i quali quello di Nuoro), l'Assessore Regionale ai Trasporti Deiana ha spiegato il senso del Centro : “è la rappresentazione fisica della nostra visione dei trasporti in Sardegna : si tratta di centri di snodo della linea ferroviaria in un sistema integrato di trasporto, che coordina i treni tra loro e con gli autobus. Ma il Centro è anche un luogo dove si offrono servizi e un centro propulsore di cultura e socialità”.

Lo stesso Deiana ha poi aggiunto che a Macomer si realizzerà il centro di rimessaggio e manutenzione dei treni e che l'Arst ha già avviato i primi lavori.

L'Assessore Maninchedda ha chiuso con un intervento pragmatico e di visione: “c'interessa l'intermodalità, c'interessa moltissimo l'officina per la manutenzione perché è una grande tradizione qui a Macomer, c'interessa però soprattutto tenere qui il sapere legato ai trasporti: abbiamo un sistema scolastico che funziona, abbiamo un ITS e vogliamo fare alternanza Scuola- Lavoro in questi ambienti, attirando qui tutto il sapere superiore. Nella programmazione territoriale vorremmo quindi i percorsi formativi, oltre che una maggiore attenzione per esempio per il sistema archeologico, perché in questo territorio c'è il 35% dell'intero patrimonio della Provincia di Nuoro”.

Sembra proprio che Macomer abbia voglia di rialzarsi insomma : una bella sfida che avrà bisogno della spinta di una intera comunità.

In alto, le foto della mattinata.

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