Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Esposti Amianto: la Commissione d'Inchiesta accoglie le esigenze dell'AIEA

Un nuovo capitolo si apre sulla tragedia dei morti e malati di amianto a Ottana e nelle fabbriche chimiche e petrolchimiche sarde

Condividi su:

L'AIEA Sardegna esprime apprezzamento e soddisfazione per gli impegni presi dalla Presidente della Commissione d'Inchiesta sugli Infortuni sul Lavoro, Camilla Fabbri, a Nuoro, dove in Prefettura, alla presenza della Prefetta Carolina Bellantoni, si sono svolte le audizioni con le associazioni dei lavoratori ex esposti amianto, i rappresentanti istituzionali e responsabili dell'INAIL e dell'INPS. Di fatto, la presidente Fabbri, con i senatori Paola Pelino e Daniele Borioli, accompagnati dal senatore Silvio Lai, promotore della missione, hanno accolto le esigenze avanzate dalla AIEA , dopo aver ascoltato con attenzione gli interventi dei componenti della delegazione, gli ex lavoratori dell'ENICHEM di Ottana, Francesco Tolu, Salvatore Battelli, Marco Pili, Giovanni Collu per l'ex ENICHEM Assemini, e l'avvocato Massimo Lai, che ha consegnato alla Presidente Fabbri un voluminoso e documentato dossier.

La missione della Commissione Fabbri in Sardegna- ha detto Francesco Tolu, del direttivo AIEA Sardegna- a un anno dalla prima audizione in Senato a Roma della nostra presidente Sabina Contu (impossibilitata a presenziare per inderogabili impegni) e del vicepresidente nazionale AIEA Mario Murgia, rappresenta la consacrazione della battaglia, che stiamo facendo da anni con ANMIL e CGIL, per il riconoscimento degli operai che sono morti di amianto per il lavoro e per assicurare un sostegno alle loro famiglie; per il riconoscimento dei diritti previdenziali e di tutela della salute, da cui siamo stati esclusi per decenni per scelte incomprensibili e ingiustificabili. Si apre un capitolo nuovo: abbiamo fatto la nostra parte e adesso attendiamo con fiducia gli sviluppi”.

La nomina di un consulente tecnico per stabilire la presenza di amianto nella ex fabbrica di Ottana e la verifica dei contenuti della relazione CONTARP INAIL; il sostegno alla richiesta di inserimento del sito di Ottana nei SIN per la bonifica (siti di interesse nazionale), da cui è stata inspiegabilmente esclusa; l'impegno a portare avanti l'Atto di Indirizzo Ministeriale per Ottana, Assemini e Porto Torres: questi gli impegni assunti dalla Commissione Fabbri, che hanno potuto ascoltare dalla viva voce degli ex dipendenti ENICHEM di Ottana e Assemini, con riferimenti puntuali e dati concreti, le ragioni alla base della tragedia di centinaia di famiglie di ex lavoratori, a causa dell'amianto presente nelle fabbriche chimiche sarde, ma “negato” dai documenti ufficiali INAIL, come la relazione CONTARP del 2003. Su questa si sono basate le centinaia di “respingimenti” delle domande per il riconoscimento dei diritti di legge per la tutela previdenziale e sanitaria. Tragedia vissuta sulla propria pelle, come Salvatore Battelli, vicepresidente AIEA, di Bono, operato di carcinoma della lingua per aver “respirato amianto” all'ENICHEM di Ottana. La Commissione Fabbri ha potuto ascoltare lo stillicidio doloroso della ”conta dei morti all'amianto” che ad oggi, con gli ultimi tre della settimana, assommano a 126. Morti “non ufficiali” per il registro tumori, sulla carta da dieci anni e mai attivato: ma sono tutti purtroppo “morti veri”, di patologie terribili, correlate all'amianto e ad altri veleni, la cui storia è stato possibile ricostruire con un infaticabile lavoro “volontario” di ricerca e raccolta fatto dagli stessi ex lavoratori, da AIEA, ANMIL e CGIL., con infinito spirito di sacrificio e di solidarietà

 

Condividi su:

Seguici su Facebook