MACOMER. Tutto tace attorno alla 18^ edizione della Mostra regionale del Libro che si sarebbe dovuta tenere in Città nel corso di questa primavera. Non parlano il Sindaco e l’Assessore, di solito tanto loquaci; silenzio totale anche in Consiglio comunale, con il dibattito sul Bilancio di previsione che ha totalmente ignorato l’argomento.
Eppure si tratta della principale manifestazione culturale della città , che consente una importante proiezione a livello regionale sui temi della cultura e dell’identità ; un appuntamento che ininterrottamente si rinnova dal 2002, anche se le ultime edizioni – soprattutto per scarsa lungimiranza e capacità di innovazione da parte dell’amministrazione comunale – hanno evidenziato segnali preoccupanti di regressione, nonostante lo stanziamento crescente di risorse messe a disposizione dalla Regione, che negli ultimi anni hanno raggiunto i centomila euro.
Ammesso che la Mostra si tenga anche quest’anno, essa dovrà inevitabilmente slittare ai mesi autunnali, facendo venir meno uno degli elementi basilari per il successo ed il consolidamento dell’iniziativa, cioè la certezza del periodo in cui essa si tiene, indispensabile per una seria programmazione, per una sua collocazione certa nell’ambito delle manifestazioni culturali, per il coinvolgimento non estemporaneo degli altri soggetti promotori e per la partecipazione del mondo della scuola.
Consideriamo un fatto grave che si ritorni all’improvvisazione, a partire dal balletto delle date, interrompendo la scelta riconfermata nelle ultime tre edizioni di individuare nella fine di aprile – primi di maggio il periodo più favorevole ed idoneo per la manifestazione.
Auspichiamo che il Consiglio comunale affronti immediatamente il problema, per accertare le ragioni che hanno impedito di organizzare la Mostra del Libro alla scadenza prevista e per definire le iniziative necessarie ad evitarne il suo ulteriore decadimento. Riteniamo tra l’altro che debba essere tempestivamente risolto il problema del progressivo svuotamento del settore culturale all’interno dell’organizzazione comunale. La mancata sostituzione, dopo il loro pensionamento, di importanti figure professionali, rende problematica non solo l’organizzazione di eventi di grande impegno, come la Mostra del Libro, ma persino l’attività di ordinaria amministrazione.
