Una brutta pagina quella scritta ieri da una decina di persone di ritorno dalla manifestazione dei Pastori Sardi svoltasi a Cagliari: l'Azienda di Trasporti Max Viaggi di Bolotana ha visto il proprio mezzo messo a disposizione per il trasporto di un gruppo di manifestanti del paese di Silanus danneggiato.
Sedili rovinati, poggiatesta stracciati e persino urina per terra: alla fine della corsa, nella tarda serata di ieri, sono dovuti intervenire pure i Carabinieri.
A raccontare l'accaduto è lo stesso titolare dell'Azienda, Massimiliano Concas, sconcertato dal comportamento inspiegabile di un gruppo di persone facenti parte della più ampia comitiva di viaggio: “non volevano partire da Cagliari – ci racconta il titolare – dopo aver atteso oltre un'ora, il nostro autista ha deciso di partire alla volta di Silanus senza il gruppetto “ribelle”. Abbiamo però provveduto ad inviare un altro mezzo per trasportarli fino a Sardara, dove li aspettava il loro pullman. Ma di far ritorno a casa il gruppo non ne aveva intenzione: hanno sottratto le chiavi del mezzo all'autista per assicurarsi che non ripartisse e lo hanno minacciato verbalmente. Quando alla fine, parecchie ore dopo, l'autista è arrivato a Silanus, ad attendere i passeggeri c'erano i Carabinieri: il pullman, come mostrano le foto, aveva tutti i segni di un comportamento che non ha nessuna giustificazione”.
La questione da non trascurare è quella che rimanda alla normativa vigente, che non consente agli autisti di superare un numero di ore di guida stabilito per legge.
Una disavventura inattesa certo per l'azienda bolotanese, che ha denunciato anche attraverso Facebook l'accaduto.
“Abbiamo ricevuto tantissime telefonate di solidarietà da Silanus - ci dice ancora Massimiliano Concas - dove abbiamo sempre lavorato senza problemi: non vogliamo che sia il paese ad uscirne leso ma ci auguriamo che i responsabili paghino i danni o per lo meno chiedano scusa visto che il nostro referente del gruppo non si è degnato neanche di fare un telefonata! Come titolare dell'azienda devo tutelare prima di tutto i miei collaboratori sia dal punto di vista della sicurezza che del rispetto delle norme del codice della strada che disciplinano il nostro lavoro”.