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Macomer. Caso CICLAT, Minoranze all'attacco: " Le dimissioni dell'Assessore non risolvono i problemi, il Sindaco faccia chiarezza"

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MACOMER. Il "Caso Ciclat" continua ad alimentare il dibattito politico nella città di Macomer.

Le Minoranze in Consiglio hanno, durante la conferenza stampa, ribadito tutti i dubbi sulla gestione del nuovo appalto di raccolta differenziata affidato alla ditta di Ravenna Ciclat Trasporti Ambiente e in particolare sulla questione che ha coinvolto e portato alle dimissioni l'Assessore all'Ambiente Marco Gordini.  

Queste, in sintesi, le dichiarazioni delle Minoranze:

"Come gruppi di Minoranza riteniamo di aver fatto soltanto il nostro dovere nel segnalare le anomalie emerse nella nuova gestione del servizio di raccolta dei rifiuti da parte della CICLAT: il fatto che  il personale della ex GST  sia stato assunto non dalla CICLAT che aveva vinto l’appalto, ma da un’altra società con appena diecimila euro di capitale (Ecotrash srl) nella quale ha avuto un ruolo un congiunto dell’ex assessore all’ambiente; un avvio del servizio a partire dal 1 giugno assolutamente deludente, con mezzi vecchi ed inadeguati, senza la disponibilità di contenitori e buste, senza alcuna informazione preventiva degli utenti, in totale difformità  da quanto previsto dal capitolato d’appalto.

Consideriamo grave ed inaccettabile che il Sindaco Succu abbia parlato di un’aggressione da parte nostra nei confronti dell’ex assessore. Pensiamo che egli al contrario dovrebbe ringraziarci e darci atto di esserci responsabilmente sostituiti alla sua amministrazione nell’attività di verifica e controllo di un importante appalto che vale circa 12 milioni di euro e riguarda un servizio essenziale, sia dal punto di vista economico che della qualità dell’ambiente.

L’esigenza di chiarezza, da noi sollevata innanzitutto nei confronti del Sindaco, rimane comunque intatta ed è per questo motivo che abbiamo chiesto nella riunione dei capigruppo che il Consiglio comunale convocato per venerdì 9 ottobre possa discutere di questo argomento, anche se dobbiamo stigmatizzare la scelta del Sindaco di iscrivere questo punto in coda all’ordine del giorno, fatto che ci indurrà a chiedere un’inversione, per far sì che del problema si possa parlare in apertura di seduta, considerato il rilievo politico e l’estrema attualità. Abbiamo fatto nei giorni scorsi una verifica degli atti, rilevando con sconcerto che, ad una settimana dal nostro documento, nessuna iniziativa risulta adottata dal Comune per fare chiarezza sugli aspetti da noi sollevati; non c’è  ad oggi neppure una lettera che chieda alla Ciclat gli indispensabili chiarimenti.

Le dimissioni dell’assessore, se da una parte confermano la fondatezza dei nostri rilievi, non risolvono il problema, anche perché motivate in modo poco credibile.

Oltre che sui fatti e sulle inadempienze riscontrate, ci attendiamo dal Sindaco un chiarimento politico sulle evidenti contraddizioni che emergono in questa  vicenda. Il Sindaco, se davvero riteneva che il suo assessore fosse vittima di un’aggressione da parte della Minoranza,  perché non ne ha respinto le dimissioni? E’ evidente che il Sindaco in un primo momento ha minimizzato la gravità dei fatti e le sue possibili implicazioni, tanto da consentire – nonostante la pentola fosse ormai scoperchiata -  all’assessore di presiedere un’importante assemblea pubblica per la presentazione ai cittadini del progetto CICLAT. Cos’è cambiato nel volgere di 48 ore da portare alle dimissioni irrevocabili dell’Assessore? C’è stato un sussulto all’interno della Maggioranza che ha costretto il Sindaco ad un atteggiamento più rigoroso o sono sopraggiunte direttive politiche superiori in tal senso dall’esterno del Comune?

Comunque sia, non si tratta di una bella pagina per la nostra Città. Non si può non rimarcare come questa spiacevole vicenda si aggiunga ad una molteplicità di passi falsi Giunta Succu che ne esprimono la totale inadeguatezza nel governo della Città – dalla vendita all’asta delle sedi di importanti associazioni culturali; alla perdita di un’importante occasione di valorizzazione del territorio come l’ultramaratona nel monte di S.Antonio; alla piscina chiusa per le mancate manutenzioni; ai terreni già gravati dagli usi civici fatti pagare per due volte; agli errori di strategia nella difesa sei servizi pubblici del territorio e nel contrastare efficacemente ed autorevolmente la dilagante crisi economica.

Quale prezzo dovrà ancora pagare la nostra comunità prima che il Sindaco ed il suo sponsor politico ne prendano atto?"

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