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Macomer. Minoranze all'attacco: "neanche Oristano raggiunge le percentuali di assunzioni di Macomer alla ASL"

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Le repliche del sindaco di Macomer e del Commissario della ASL di Oristano hanno la caratteristica comune di essere inutili divagazioni rispetto ai problemi reali proposti dal ns. documento sulla crisi economica ed occupazionale del territorio che ha espulso dai processi produttivi centinaia di lavoratori, oggi privi di ogni tutela ed abbandonati a sé stessi.

Ci permettiamo di insistere affinché vengano fornite risposte pertinenti sui fatti concreti, sia da parte loro, sia  da parte di chi parla per interposta persona.  E’ un fatto assodato che le iniziative della Ceccato nel settore della meccanica fine, sostenute in primo luogo dall’on.le Maninchedda ed ampiamente sfruttate in campagna elettorale,  non siano mai decollate, nonostante quell’imprenditore abbia investito  oltre due milioni di euro di tasca propria per acquistare a Tossilo due capannoni industriali. Sono così venuti meno alcune centinaia di posti di lavoro che dovevano, almeno in parte, aprire una prospettiva ai lavoratori espulsi dal tessile. E’ soprattutto a questi lavoratori che è dovuta una risposta chiarificatrice sulle cause e sulle responsabilità di questo fallimento, anche per evitare che situazioni analoghe si ripetano in futuro. Riguardo all’accordo di programma per l’area di crisi di Tossilo, prendiamo atto che ormai è rimasto solo il  sindaco Succu – più per vincolo politico sovranista che per convinzione - a difendere un’esperienza che ha disatteso tutte le aspettative ed è stata bocciata in modo unanime dalle categorie produttive e dalle organizzazioni sindacali.

In questo quadro desolante, col nostro documento, abbiamo proposto di percorrere strade nuove per lo sviluppo del territorio - tema su cui torneremo con un’iniziativa specifica -  e sollecitato provvedimenti urgenti dalla Regione per attenuare la condizione drammatica di chi ha perso, dopo il lavoro, anche la tutela degli ammortizzatori sociali. Purtroppo si deve constatare che la Regione è in forte ritardo sull’avvio dei nuovi cantieri verdi, terreno sul quale non brilla per efficienza neppure il comune di Macomer che è indietro di quasi due annualità nell’utilizzazione dei finanziamenti e di tre esercizi in termini di rendicontazione. Di fronte alle palesi difficoltà di utilizzare i cantieri verdi, abbiamo chiesto di valutare se la situazione ogni giorno più insostenibile dei lavoratori, non poteva in passato e non possa essere ancora oggi tamponata con il loro impiego a termine nel settore pubblico, ad iniziare dalle ASL.       

Rileviamo con rammarico, che il Commissario della ASL di Oristano, invece di pronunciarsi sulla fattibilità di questa proposta,  cerca affannosamente di dimostrare che è del tutto normale e lineare che più o meno il 20%  (a seconda dei periodi presi in esame) dei lavoratori interinali della Asl di Oristano – che ha un bacino di 88 comuni con 166.000 residenti - provenga dal  Comune di Macomer con 10.000 abitanti e che  non appartiene a quella ASL.

Ci risulta che la stessa percentuale di assunzioni non viene raggiunta nemmeno dalla città di Oristano, capoluogo di Provincia con oltre 30.000 abitanti e sede del più importante ospedale di quella ASL, per non parlare di altri Comuni della stessa ASL come Terralba, con gli stessi abitanti di Macomer e con zero assunti, o degli altri Comuni sedi di Ospedale come Ghilarza o Bosa, con poche unità a testa.

E’ nostra opinione che la situazione delle assunzioni a termine nella sanità pubblica possa essere risolta utilizzando criteri oggettivi e trasparenti  e per questo siamo convinti che il chiarimento debba essere ricercato in sede politica a livello della Regione. Ma se nel caso specifico il Commissario della Asl di Oristano ritenesse di intraprendere qualsivoglia azione legale, sappia che questa scelta, non solo non ci spaventa né ci condiziona nella nostra iniziativa politica,  ma la considereremmo  una utile opportunità perché venga fatta chiarezza fino in fondo.  

I Consiglieri comunali della Minoranza

Rita Atzori            Federico Castori                  Giuseppe Ledda                Giuseppe Pirisi                   Riccardo Uda

 

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