"Rivolgo un forte appello alla Regione sarda e all'Inps affinché si risolva rapidamente la questione dei lavoratori rimasti fuori - ormai un anno fa - dall'assegnazione degli ammortizzatori sociali in deroga e che quanto prima si riaprano i termini per le domande, questione sulla quale si sono impegnati tutti ma che stenta inspiegabilmente a concretizzarsi.
E mi auguro davvero che nessuna istituzione coinvolta sottovaluti ulteriormente la gravità della condizione sociale nella quale vive questo territorio, ormai da anni.
È una vicenda disgraziata che riguarda 130 persone in questo territorio, diverse altre centinaia in tutta la Sardegna e che investe in particolare le esistenze di lavoratori in età avanzata: troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare.
Il ritardo accumulato è di per se inaccettabile e su questo tutte le rappresentanze del territorio dovrebbero muoversi in maniera più coordinata e decisa, su due assi fondamentali di ragionamento:
1) riconoscere quanto dovuto a coloro che sono rimasti esclusi e che si trovano a vivere in una condizione personale drammatica
2) costruire un nuovo progetto di sviluppo per la Sardegna centrale - centrato su archeologia, ambiente, identità culturale ed enogastronomia - sul quale rivendicare risorse adeguate e un impegno serio del governo nazionale e regionale".