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Macomer. CPR e SPRAR, la Minoranza chiede chiarezza: "si coinvolga immediatamente il Consiglio Comunale"

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MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo integralemente il Comunicato Stampa a firma del gruppo di minoranza in Consiglio Uniamoci per Macomer, che interviene sullo spinoso tema della gestione dei migranti, dall'apertura del CPR alla gestione della rete di microaccoglienza, chiedendo all'amministrazione Succu di portare in sede istituzionale la questione per chiarire alla città cosa sta accadendo sul territorio.

"La questione dei migranti che, a torto o a ragione, invade le cronache nazionali, sembra scomparsa dal dibattito politico locale. Questo nonostante l'amministrazione comunale solo un anno fa, avesse voluto, a colpi di maggioranza, perseguire sul tema un percorso a nostro avviso pericoloso candidandosi ad accogliere a Macomer il Centro di Permanenza e Rimpatri della Sardegna che pone la città, su questo specifico tema, al centro delle attenzioni regionali. E' nota a tutti la nostra contrarietà nei confronti di quella scelta soprattutto per le modalità con cui è stata operata che, di fatto, ha mortificato qualsiasi dibattito pubblico su una questione di tale delicatezza.

Oggi un nuovo decreto del Ministero degli Interni promette di modificare completamente la normativa del settore e con essa gli accordi che il Comune di Macomer aveva siglato col Governo centrale. La situazione appare ancor più preoccupante di quanto si potesse prefigurare visto che, se trasformato in Legge, il Decreto Sicurezza aumenterebbe fino a raddoppiarli i tempi di permanenza degli ospiti nella struttura dell'ex carcere cittadino che dovrebbe accogliere il Cpr e complica anche i percorsi dei progetti Sprar, quelli che dovrebbero dar vita a un'accoglienza diffusa e condivisa fra i Comuni italiani.

Di fronte a questo scenario ci saremmo aspettati, da parte di Sindaco e maggioranza, l'apertura di un dibattito sul tema che così fortemente ha diviso la comunità nel recente passato. Dobbiamo invece per l'ennesima volta constatare l'assoluta assenza della pur minima volontà di informare e coinvolgere la città e il Consiglio comunale. Di fatto, le promesse sbandierate solo qualche mese fa di un potenziamento del Commissariato di Polizia e della Compagnia dei Carabinieri, il ritorno in città della Tenenza della Guardia di Finanza e gli ulteriori impegni presi con la comunità frutto dell'accordo col Ministero, risultano ad oggi totalmente disattesi. Quegli impegni, sbandierati come garanzia per la sicurezza della comunità, sono di fatto lettera morta e non è dato sapere quali risposte politiche l'attuale maggioranza voglia mettere in campo per ovviare ai possibili rischi che potrebbero sorgere di fronte a questo nuovo scenario.

Sul fronte del progetto Sprar che dovrebbe garantire un percorso di accoglienza diffusa, le cose non sembrano andare meglio. A parte qualche selfie degli amministratori con i primi ospiti accolti in città, circolano attorno all'iniziativa, notizie non certo confortanti sulla riuscita del progetto accompagnato da non poche difficoltà anche a causa di presunte inadempienze da parte dell'amministrazione pubblica che dovrebbe coordinare il progetto. La buona riuscita dell'accoglienza dello Sprar è messa ancor più in discussione dalla recente defezione del responsabile dell'Ufficio di Piano del Plus che dovrebbe coordinare il progetto e che dimostra come la gestione dell'Unione dei Comuni si stia dimostrando inadeguata nella gestione di un così delicato progetto.

In questo quadro non certo tranquillizzante per la comunità macomerese l'assessore ai servizi sociali del Comune di Macomer ha trovato il tempo per intervenire con enfasi spropositata sulle polemiche legate alla rielezione del sindaco Antonio Succu alla presidenza dell'Uniuone dei Comuni che poco interessava e interessa la cittadinanza mentre nulla ha detto sulle gravi difficoltà a cui vengono sottoposti l'intero sistema dei servizi sociali del territorio e il progetto Sprar del Comune di Macomer a causa delle recenti dimissioni del funzionario preposto al loro coordinamento. Pensiamo che avrebbe dovuto svolgere diversamente la sua funzione e che su questi delicati temi sindaco e maggioranza debbano evitare di ripetere gli errori del passato abbandonando la tentazione di agire in solitudine e coinvolgendo immediatamente il Consiglio comunale e con esso la comunità di Macomer per spiegare la reale situazione che l'amministrazione si trova a dover affrontare".

 

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