Rifiuti Radioattivi a Coronas Bentosas : una voce dal Consiglio spezza il silenzio della politica bolotanese

Giulia Serra
23/05/2017
Attualità
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BOLOTANA. L'arrivo nel Marghine del carico di rifiuti radioattivi provenienti da Sarroch e portati nella Discarica di Coronas Bentosas in territorio di Bolotana ha suscitato, ovviamente, la preoccupazione dei cittadini ma, inspiegabilmente, non si è tradotta ( come già abbiamo avuto modo di annotare ) in una presa di posizione da parte della politica bolotanese, che ha preferito unanimemente tacere su una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire, che gettano un'ombra, viste le modalità emerse, sulle reali ed oggettive possibilità in capo al Comune di garantire la salute dei cittadini ( a fronte delle ampie rassicurazioni che sempre accompagnano la nascita di impianti di questo tipo).

Un silenzio che potrebbe dirsi ancora più anomalo visto che il paese si appresta a rinnovare Sindaco e Consiglio Comunale nelle Elezioni Amministrative dell'11 Giugno.

Oggi però, con una nota articolata che ricostruisce alcuni passaggi della travagliata storia della Discarica di Coronas Bentosas, la Consigliera di Minoranza Maria Giovanna Cocco dice la sua su quanto accaduto e parla di “conseguenze” dovute ad una estensione del bacino di conferimento decisa nel 2008 dalla Regione Sardegna alla quale il Comune di Bolotana, anche allora guidato da Francesco Manconi, non si oppose ( contrariamente a quanto fece nel 2005 sotto la guida del Sindaco Toni Saba).

Un passaggio la Consigliera lo riserva anche ai gruppi politici che sostenevano ai tempi la Giunta Manconi e i cui esponenti sedevano nei banchi della maggioranza : “nessuna opposizione degna di nota” - scrive la Consigliera Cocco ripercorrendo l'accaduto. Un passaggio non certo trascurabile visto che 2 di loro, Armando Saba e Fabrizio Tanchis, siedono attualmente nei banchi dell'opposizione consiliare e sono tra l'altro in corsa per nell'imminente sfida elettorale.

Di seguito, integralmente, la nota firmata da Maria Giovanna Cocco ( ci siamo permessi, per completezza d'informazione, di allegare le 2 Delibere Regionali citate dalla Consigliera che segnano questa vicenda : una, del 2005, con la quale si rigetta la richiesta di ampliamento del bacino; l'altra, del 2008, con la quale si approva ) :

"Chiedo l’ospitalità alla gentile Redazione di questo Giornale, per esprimere LIBERAMENTE ed AUTONOMAMENTE quale Consigliere di Minoranza del Comune di Bolotana eletta con la Lista “Progetto e Sviluppo”, le mie riflessioni riguardanti la Discarica di Coronas Bentosas.

I recenti fatti relativi al conferimento di Rifiuti “Presumibilmente Radioattivi”, per i quali le Autorità competenti hanno disposto il sequestro, non sono altro che le conseguenze derivanti dal Dispositivo della Delibera della Giunta Regione Sardegna N.34/23 del 19/06/2008, che ha esteso all’intero territorio regionale il bacino di utenza della discarica.

Una decisione, calata dall’alto, che ha violato il diritto all’autodeterminazione della comunità interessata: la nostra.

Vorrei ricordare che l’Amministrazione del periodo 2002-2007 guidata dal Sindaco Toni Saba, già in sede di Conferenza di Servizi, motivò la contrarietà alla modifica del progetto in ragione della "TUTELA DEGLI INTERESSI DELLA COMUNITA’ LOCALE” e, in virtù di ciò, non si diede luogo all’ampliamento.-(Delibera Giunta Regionale n 4/11 del 10/02/2005 e. Delibera Consiglio Comunale di Bolotana n. 26 del 03/06/2004).

L’Amministrazione Comunale in carica nel 2008 non contestò la decisione dell’ampliamento con azioni incisive (ciò di cui si ha riscontro è la nota N. 5505 del 26/06/2008, indirizzata al Presidente della Regione Sardegna Renato Soru, con cui si chiese un incontro urgente e del quale non si conobbe l’esito).

In quell’occasione, solo ed esclusivamente la Minoranza Consiliare “Civica per Bolotana”, con la quale ero stata eletta, con interrogazione al Sindaco e comunicati stampa, chiese che venisse convocato un Consiglio Comunale, aperto alla cittadinanza, per informare e dibattere la questione.

Risultato: il 18 Luglio 2008 venne convocato un Consiglio Comunale Aperto per discutere di problematiche relative all’ambiente e alla valorizzazione del territorio (Risanamento dell’Area Industriale del Contratto d’Area, Concessione dei Terreni all’Ente Foreste, Parco Marghine e Goceano, Siti di Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale).

In quella sede si sarebbe dovuto (?) approfondire il problema “Coronas Bentosas” con un confronto con l’allora Assessore all’Ambiente C.Morittu il quale, come comunicato dal Sindaco Manconi, non presenziò per sopraggiunti imprevisti. In quell’occasione, un componente della Giunta Comunale diede ampie rassicurazioni su controlli e monitoraggi periodici che il Comune avrebbe effettuato relativamente ai conferimenti.

Ad oggi di tali controlli non se ne conoscono gli esiti.

CIVICA PER BOLOTANA”, a seguito della notizia pubblicata dal settimanale l’ESPRESSO N.52 del 13/12/2008 riguardo il presunto conferimento di circa 365 q.li di Amianto provenienti da La Maddalena, chiese immediatamente al Sindaco “Quali controlli avesse attivato il Comune di Bolotana per verificare la correttezza dei conferimenti in discarica […] e quali atti intendesse assumere l’amministrazione per garantire la salvaguardia del territorio”, reiterando la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto e urgente.

In risposta a tale richiesta vennero ribadite le rassicurazioni da parte del Sindaco circa l’esito positivo dei controlli effettuati e l’assenza di conferimenti contaminati da amianto.

La mia posizione di contrarietà alla realizzazione ed al successivo ampliamento della discarica è stata sempre coerente nel tempo.

Non sempre ho invece ravvisato medesima coerenza nelle altre forze politiche locali. Ricordo in merito la posizione di DS, PPI e PSd’Az: dapprima dichiaratisi nettamente contrari alla realizzazione della discarica in quanto “incompatibile con gli obiettivi di sviluppo del territorio e le emergenze archeologiche dei siti della zona” (Fonte la Nuova Sardegna) ed in seguito (quando nel 2008 i rappresentanti di questi partiti sedevano tra i banchi della maggioranza consiliare) scegliendo di adeguarsi, senza nessuna opposizione degna di nota, alle nuove disposizioni della Giunta Regionale propense all’ampliamento del bacino di conferimento ed alla sua estensione a tutto il territorio sardo.

Con la consapevolezza che la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio sono valori non negoziabili, mi dispiace constatare che si è disposto di un tempo che non sarà più nostro ma dei nostri figli.

Auspico che i nuovi amministratori abbiano a cuore le sorti del nostro territorio e siano vigili rispetto alla tutela della salute dei nostri concittadini, i quali saranno certamente tutti dalla loro parte.

Spero che le due liste in campo nella campagna elettorale di queste settimane assumano una posizione chiara e netta rispetto alla tutela della salute e della salvaguardia ambientale del territorio, evitando le posizioni ondivaghe del passato a seconda delle convenienze del momento".  

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