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Macomer. Cineteatro Costantino. Lettera aperta dell'Assessore Congiu: “la Cultura è importante e riceve le dovute attenzioni”

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Riceviamo e pubblichiamo il contributo alla discussione sulla questione relativa alla ventilata chiusura del Cineteatro Costantino di Macomer dell'Assessore alle Finanze Gianfranco Congiu.

 

In relazione all'articolo  http://www.ilmarghine.net/notizie/attualita/1327/macomer-il-peso-della-bistecca-e-quello-della-cultura 

Gentilissima sig.na Serra
ho letto attentamente il suo articolo e devo confessarle che, sulle prime, l'avevo (ahimè) archiviato come un classico esempio di giornalismo d'impeto basato su un ragionamento di pancia, condito dai soliti spezzoni di atti ufficiali (rigorosamente decontestualizzati) quasi per porre al riparo l'estensore da qualunque tipo di critica.

D'altronde, pensavo tra me e me, una giornalista che ha firmato 547 articoli dei quali appena 13 su Macomer (e di questi alcuni ripetitivi- come il caso del reparto di epatologia che prima minaccia di chiudere, poi chiude e poi riapre) e la maggior parte dedicati alle vicende bolotanesi con qualche incursione a Ottana, Bortigali e Lei; una così che "scova" la notizia benché nascosta al punto 9) di un ordine del giorno chilometrico di un Consiglio comunale del quale non si era mai occupata in passato (eccezion fatta per un pezzo sugli orti sociali), notizia che "casualmente" faceva parte di un gruppo di temi proposti dalla opposizione consiliare.. beh ... faccia un po' lei!

Ebbene, ciò posto, mi devo assolutamente ricredere chiedendole scusa.

Faccio dietro front dopo aver letto tutti i suoi 547 articoli e aver capito che quello che lei cerca è solo la "notizia".

Notizia per notizia, allora, non le sarà sfuggito che i lavori del consiglio si sono conclusi, non con un dileggio del momento "culturale" mediante la metafora della bistecca (di efficacissimo conio giornalistico) , bensì con un più alto e consono rinvio alla Commissione Cultura (peraltro da me per primo richiesta e sollecitata, v. pag. 97 verbale di seduta) del tema riguardante proprio la ricerca di una soluzione alternativa alla ventilata chiusura del Cineteatro Costantino.

Il che dimostra e certifica che il fattore culturale, per noi amministratori macomeresi, riveste, al pari di altri temi, una sua importanza ed al pari di altri temi, riceve le dovute attenzioni (anche finanziarie).

La voce di bilancio "cultura" canalizza cospicue risorse finanziarie: da anni cofinanziamo iniziative importanti come la Fiera del Libro, sosteniamo per intero i costi della stagione teatrale ed in collaborazione con le associazioni cittadine organizziamo, promuoviamo o patrociniamo innumerevoli iniziative cercando di offrire una gamma di eventi sempre diversi e tanti sono i dipendenti (tra dirigenti e impiegati) che giornalmente si occupano della gestione amministrativa di simili eventi.

Il che tradisce non solo una vocazione "a parole", ma espone una vera e propria organizzazione a ciò deputata.

Giovanni Biccai è stato per anni l'assessore alla cultura che ha rappresentato, per quanti di noi hanno avuto o hanno ruolo nella gestione delle finanze dell'ente, un vero assillo, una presenza per certi versi ingombrante e asfissiante, sempre pronto a raggranellare risorse aggiuntive e mai a retrocedere di un solo euro quando vi era la necessità di rimodulare la spesa o di affrontare il sacrificio dei tagli.

Oltre le facili metafore, anche e soprattutto questo qualifica la nostra azione amministrativa. 

Questo mi sentivo di segnalarle solo per dovere di verità e di cronaca.

Rispettosamente 

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