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BOLOTANA. Il Consiglio discute di scorie e territorio, i Cittadini perdono l'occasione per confrontarsi

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Come previsto, si è tenuta ieri mattina la riunione straordinaria del Consiglio Comunale di Bolotana, convocata per manifestare la totale contrarietà all'ipotesi che la Sardegna sia individuata quale regione adatta per il deposito di 90 mila metri cubi di rifiuti radioattivi.

All'incontro erano presenti quasi tutti i Consiglieri eletti (tranne Campus per la maggioranza e l'Assessora Fadda, arrivata un po' in ritardo). Assente anche l'ex candidato Sindaco Giovanni Cherchi, mai presentatosi sino ad ora ad un Consiglio.

All'ordine del giorno vi era appunto un solo argomento, ma la discussione, grazie anche alla formula del Consiglio Aperto, si è potuta estendere al tema più vasto dello stato di salute del territorio.

Nello spazio democratico creato dal consiglio aperto, più volte invocato dai cittadini, si è registrata però una bassa partecipazione popolare.

Un vero peccato visto le questioni che si sono affrontate e vista la possibilità di intervenire al dibattito da parte di tutti.

Dallo stesso Consiglio è arrivata ed è stata accolta la proposta di convocare nuovamente una riunione per trattare il tema “scorie nucleari” ad un orario più consono (non lavorativo) per dare a tutti la possibilità di partecipare.

Dopo i vari interventi, tutti contrari all'arrivo delle scorie in Sardegna, si è giunti alla decisione di proporre all'Unione dei Comuni del Marghine un incontro che coinvolga tutti i Comuni del territorio per affrontare e trovare insieme una linea comune, nella logica della creazione di un fronte unico di opposizione all'ipotesi dell'arrivo in Sardegna del materiale radioattivo.
Un incontro al quale invitare, tra l'altro, i Rappresentanti Regionali del territorio e i Senatori e i Deputati eletti in Sardegna di tutti gli schieramenti politici affinché si facciano portavoce nelle sedi nazionali e presso il Governo della protesta dei sardi e del rifiuto ad accogliere le scorie nucleari. 

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