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Inceneritore di Tossilo. Il buco di Bilancio, il Consorzio in Liquidazione, la Tariffa, l'aumento dei Tumori e il blocco dei due forni: è il Crollo di un Sistema?

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MACOMER. La domanda, dopo i diversi allarmi lanciati a mezzo stampa, sorge spontanea: cosa sta succedendo a Tossilo?

Nel giro di 20 giorni infatti sembra esservi stata un'improvvisa accelerazione “implosiva” che ha fatto emergere una serie di problemi relativi all'Inceneritore e alla società che lo gestisce, la Tossilo S.p.A.

E' il 20 Dicembre quando il Sindaco di Macomer Antonio Succu, in qualità di Presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine, riferisce che la società Tossilo S.p.A. chiuderà il Bilancio 2015 con una perdita di circa 800 mila Euro e che, a fronte di questa perdita, la stessa ha individuato nell'aumento della tariffa (da 199 Euro +Iva a 270 Euro + Iva a Tonnellata) l'unico modo per ripianare il debito .

Nella stessa comunicazione, si apprende anche che per il previsto Revamping dell'impianto (costruzione del nuovo inceneritore da 60 mila Tonnellate all'anno di rifiuti) le due attuali linee di incenerimento resteranno inattive per circa 3 anni: una vera e propria notizia questa, visto che nel Progetto non era previsto lo stop dell'attività di incenerimento, che avrebbero dovuto regolarmente proseguire fino al collaudo del nuovo forno.

Ne consegue che, con il blocco dell'attività, si andrebbe incontro ad un possibile esubero dei lavoratori (attualmente 38) impiegati nell'impianto.

E' il 23 Dicembre invece quando viene pubblicato lo studio del Registro dei Tumori della Provincia di Nuoro, dal quale emerge un'alta incidenza tumorale nella popolazione del Marghine.

Pochi giorni dopo ( ma il provvedimento è datato fine Novembre ) la notizia è quella del trasferimento da parte della Regione Sardegna di 20 Milioni di Euro di Fondi Europei predisposti e destinati al Revamping di Tossilo verso altri progetti.

A complicare il quadro è la questione, più generale, dei Consorzi Industriali della Sardegna, la cui abolizione era stata decretata da una legge del 2008, restata però inapplicata: i Consorzi in Liquidazione hanno infatti proseguito le loro attività fino ad oggi.

Tra questi, anche il Consorzio Industriale di Macomer, che ha addirittura, appunto, presentato il progetto per il Nuovo Inceneritore: lo stesso Consorzio che, come tutti gli altri, si scioglierà presumibilmente entro questa Primavera.

Alla proposta avanzata dalla Tossilo di aumentare le Tariffe per il conferimento dei rifiuti ( che farebbe schizzare ancora di più la TARI) si sono contrapposti unitariamente i Sindaci del Marghine, i quali propongono “ipotesi alternative quali il potenziamento del pretrattamento e prima selezione dei rifiuti presso l'impianto di Tossilo, con il conferimento del rifiuto residuo in discarica esterna”.

La discarica individuata è quella di Ozieri, in quanto quella Macomerese di Monte Muradu è praticamente esaurita.

Insomma, a Tossilo si dovrebbe smettere di bruciare, implementando però la selezione dei rifiuti (magari mettendo in funzione la Linea di Valorizzazione, costruita a Tossilo e mai utilizzata fino ad oggi) e conferendo in discarica il residuo indifferenziato. Tutto in attesa della realizzazione del Nuovo Impianto di Incenerimento, per il quale occorrerebbero 3 anni.

A storcere il naso di fronte alla decisione di bloccare l'attività di incenerimento sono ovviamente gli operai della Tossilo: è chiaro che in un quadro complesso come quello appena descritto, l'effettiva realizzazione del Nuovo Inceneritore appare, per usare un eufemismo, quantomeno difficoltosa.

Anche l'improvvisa destabilizzazione finanziaria della Società Tossilo S.p.A., che la stessa attribuisce alla condizione obsoleta degli impianti (occorrerà aspettare la pubblicazione del Bilancio 2015 per capire meglio), sembra non lasciare spazio ad una proroga: ci troviamo dunque di fronte al Crollo di un Sistema che è quello, avversato da più parti e sostenuto tenacemente da altre, del polo di Incenerimento dei Rifiuti del Centro Sardegna?

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