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AMIANTO A OTTANA. Il Caso entra in Consiglio Regionale: Daniela Forma presenta un'interrogazione

a cura della Redazione
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E' stata depositata una interpellanza, primi firmatari il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma e il capogruppo di SEL Daniele Cocco, sulla contaminazione da amianto e da altre sostanze inquinanti del sito industriale ex Enichem di Ottana e sulle azioni di carattere ambientale e di sorveglianza sanitaria che gli Assessorati competenti intendono intraprendere.

Il “caso Ottana” varca le porte del Consiglio regionale con una interpellanza che muove dalle denunce dell'AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto) e dei lavoratori dello stabilimento Anic – Enichem di Ottana che a partire dalla metà degli Anni Settanta ha operato per decenni nel settore delle fibre sintetiche.

E' stata infatti denunciata la continua esposizione all'amianto sia per contatto diretto che per inalazione della fibra dispersa nell'ambiente di lavoro e, inoltre, è stata denunciata l'urgenza di provvedere alla bonifica del suolo del sito industriale in oggetto perchè interessato da interramenti di sostanze pericolose.

Ai lavoratori del sito di Pisticci (MT), impianto gemello di Ottana nella tecnologia e nella modalità di produzione – ricordano Daniela Forma e Daniele Cocco – è stata riconosciuta l'esposizione all'amianto, la quale ha consentito l'accesso alla sorveglianza sanitaria nonché ai benefici previdenziali correlati.

Contrariamente a quanto avvenuto a Matera, l'INAIL ha respinto le domande di riconoscimento di esposizione all'amianto dei lavoratori dello stabilimento industriale di Ottana, determinando una situazione di grave discriminazione.

Dopo aver citato le principali disposizioni normative regionali in materia, i consiglieri regionali Daniela Forma e Daniele Cocco sottolineano come risulti elevata l'apprensione  non solo dei lavoratori del sito industriale di Ottana ma dell'intera popolazione locale per la prevalenza di patologie correlabili ai contaminanti ambientali ed in particolare all'amianto.

Per queste ragioni – unitamente ai colleghi Roberto Deriu, Antonio Gaia, Eugenio Lai, Walter Piscedda, Franco Sabatini, Antonio Solinas, Mario Tendas, Emilio Usula e PierFranco Zanchetta– i consiglieri regionali Daniela Forma e Daniele Cocco interpellano l'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente e l'Assessore Regionale della Sanità per sapere:

- Se il sito Anic - Enichem di Ottana risultI interessato da rischio correlato alla presenza di amianto, posto che il Decreto Ministeriale n. 101 del 18 marzo 2003 attribuisce alle Regioni la competenza per l'individuazione di tali situazioni di rischio;

- Quali iniziative abbiano adottato o intendano adottare per verificare lo stato di salute ambientale e quello della popolazione delle comunità ricadenti nel compendio industriale di Ottana;

- Quali iniziative abbiano adottato o intendano adottare al fine di verificare il reale stato delle bonifiche del sito Ex Enichem di Ottana ed il livello espositivo eventualmente ancora in atto;

- Quale sia lo stato di attuazione del comma 2, art. 9 della L.R. n. 22/2005 che stabilisce che l'Amministrazione Regionale assume a proprio carico le spese necessarie per sottoporre gli ex esposti all'amianto al controllo sanitario per la prevenzione delle patologie connesse;

- Quali siano le risultanze della sorveglianza sanitaria avviata con il Protocollo Operativo di cui alla DGR n. 26/29 del 6 Luglio 2010 recante “Informazione e assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione lavorativa ad amianto e sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti”;

- Se ritengano, a seguito delle denunce e delle osservazioni dei lavoratori Ex Enichem di Ottana e dell'Associazione AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto), che il Protocollo operativo di sorveglianza sanitaria debba essere modificato o implementato;

- Se ritengano di promuovere campagne di informazione, invitando tutti i lavoratori ex esposti all'amianto ad accedere alla sorveglianza sanitaria e a promuovere una maggiore consapevolezza della diagnosi precoce;

- Se ritengano di esprimere la loro contrarietà riguardo il comportamento discriminante dell'INAIL nei confronti dei lavoratori dell'impianto Anic – Enichem di Ottana.”

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